domenica 31 gennaio 2010






Un'anima gemella è chi ha serrature ove entrano le tue chiavi e chiavi che aprono le tue serrature. Quando ci sentiamo abbastanza sicuri da aprire i lucchetti, i nostri più veri e veraci noi stessi escono fuori e noi possiamo essere completamente e sinceramente chi siamo. Possiamo essere amati per quello che siamo e non per quello che fingiamo di essere. Ciascuno svela la parte migliore dell'altro.


"Quando ci si innamora quello è il giorno più bello della nostra vita, perchè quel giorno scopriamo un segreto che ci dà più felicità di ogni via da percorrere, perchè ce n'è una sola.E' quella.E tu sei la mia via da percorrere"





Nel sorriso delle stelle ti vedo.
Le tue gambe da bianco e nero,
i capelli come una sinfonia.
Devo arrivare da te
anche se non ho
mattoni gialli da seguire.
Troppe volte il pensare
ha corrotto l'istinto.
Guardami
e capirai la mia anima.

Sorridi

e mi bloccherai il cuore.
Nell'inverno
e nell'estate,
nell'isolamento
e nella festa,
i miei occhi
sono stati il tuo nido,
ovunque eri,
essi ti accoglievano.
I tuoi occhi
alimentano la mia passione,
la tua pelle
controlla i miei sogni.
Le mie lacrime
hanno il tuo profumo.
Come il mare
sai accogliere i miei sentimenti.
Come il vento
sai cullare la mia vela.
Vino della mia esistenza,
mi doni forza,
speranza,
vita.


Ti ...sussurrerò un bacio,
lo farò piano,
con dolcezza,
senza che tu te ne accorga...
Le mie labbra
cercheranno il tuo volto
per disegnare i suoi contorni
e trasferirvi i sentimenti
che hai scatenato nel mio animo.
Ci metterò tutto l'amore del mondo,
ti donerò amicizia e serenità.
Le mie labbra
cercheranno le tue
in un ebriante gioco di emozioni
che non avrà mai fine.
Volerò oltre l'immaginazione,
verso un mondo nello spazio ignoto
dove la libertà inebria lo spirito
e mille desideri
si intrecciano fra di loro
in un sottile gioco di pensiero,
per rivivere in un intenso atto d'amore.
Ti donerò le chiavi
del giardino dei sogni,
quel luogo segreto sepolto nel tempo,
dove sapevo che un giorno
saresti entrata
per posarvi un frammento di felicità.
Porterò sempre con me
le tue parole,
custodirò il suono della tua voce,
per ascoltarti in giornate senza sole.
Vorrei amarti
come non ho mai saputo,
come si amano le cose più belle.
Vorrei amarti oltre la stessa vita,
come le cose più eteree ed impalpabili,
nell'ombra tra anima e cuore.
E mi illudo che sarai sempre là
ad aspettarmi
nel mondo di fantasia
che abbiamo costruito per noi,
dove vivrà sempre
il nostro amore senza limiti.

venerdì 29 gennaio 2010




Cominciava lungo la strada in compagnia di quelle mura,
testimoni di molti ricordi e forse anche del tuo.

Ti era caro il pensiero di sorprenderlo con il nuovo giornaliero,
il piacere dei fiumi di parole che accendevano i sensi.
Ti era caro il pensiero di abituarla con fiori dai colori del momento,
il piacere di arginare i fiumi per giungere dolcemente al bivio.

Ti era caro il desiderio di provocarlo con venti di guerra,
la soddisfazione della chiamata alle armi che precede la pace.
Ti era caro il desiderio di resisterle con indifferenza diplomatica,
la soddisfazione di non essere arruolato e fare la pace.

Ti era cara l'euforia di descriverlo con pastelli tenui,
la malizia negli occhi che faceva nascere invidia.
Ti era cara l’euforia di mostrarla in foto,
la malizia del tutto assente nelle affermazioni d’invidia.

Ti era cara l’ora di chiamarlo con l’emozione della prima volta,
l’eccitazione dell’incontro preludio dolce all’unione.
Ti era cara l’ora di vederla nella bellezza di sempre,
l’eccitazione di respirare di nuovo insieme.

Mi eri cara, ti ero caro e forse stiamo ancora aspettando.

angelo azzurro

Eros è il nome dato da Freud all’istinto di vita, contrapposto a thanatos, l’istinto di morte.

Ma Eros partecipa anche del significato di libido, quest’ultima intesa anche come l’insieme degli istinti di conservazione.

Più comunemente tale sostantivo è assimilabile al termine Amore e, quindi, per erotico s’intende l’aggettivo Amoroso, specie quello sensuale.

Ne discende che l’erotismo può contenere l’insieme degli istinti, dei desideri, delle manifestazioni relative alla sfera sessuale: per dirla più sfacciatamente esso può anche rappresentare una particolare propensione verso il godimento di tipo sessuale e può persino discendere da un piacere che proviene dall’eccitazione di alcune zone corporee (erogene), al punto che, in ispecie nel parlar colto, erotizzazione finisce per attribuire un significato sessuale ad un qualcosa che apparentemente non ce l’ha.

Però sono maggiormente interessato a tutto ciò che dall’erotismo si diparte, agli effetti, anche collaterali, che dall’eros conseguono, persino a ciò che all’eros si contrappone per travestirsi da thanatos, finendo così per trasformare l’amore in morte.

Più spesso nell’attuale cultura occidentale il soddisfacimento delle pulsioni erotiche si contrappone in maniera evidente a quelle che sono le esigenze di stabilità, sicurezza e positività che il viver borghese e in una maniera cosiddetta civile ed adattata, pretende dall’individuo, dalla coppia o dalla famiglia.

Anche le arti visive e cinematografiche in particolare ci mettono in guardia rispetto a quale inevitabile discesa di tutti i gradini dell’abiezione oltre che dello status sociale, possa incorrere chi, come il povero professore nell’Angelo Azzurro (1930), venga trafitto da un ossessivo desiderio erotico come quello per Marlene la quale proprio questo ha incarnato per quasi tutto il secolo scorso.

Il rapporto tra aggressività ed erotismo è ben visibile in questa pellicola, ma anche Shakespeare ce ne da un chiaro esempio letterario con il suo “Romeo e Giulietta”, 16 anni lui, 14 lei.

In quella tragedia, ricordo, son morti violentemente ben cinque personaggi compresi i protagonisti (Mercuzio, Tebaldo, Paride).

E tutto questo perché?

Il genio di Stratford on Avon ce lo fa solo intuire.

Cos’è che aveva trasformato l’amore in morte e di cos’era metafora quella tragedia? In buona sostanza, cos’è che ci ha voluto comunicare Shakespeare “tra le pagine chiare e le pagine scure”?

L’urgenza dell’appagamento del desiderio, del godimento che non è possibile dilazionare: l’esemplificazione metaforica è proprio quella del piacere erotico, quello di specie apparentemente più bassa, di cui pare facilissimo fare a meno, ma che pur tuttavia urla le sue esigenze.

Così Shakespeare è riuscito con la letteratura a coniugare l’Eros col Thanatos: non è l’orgasmo definito dagli autori francesi come “petit mort”?

Uno degli “effetti collaterali”, per la verità non infrequenti, che dall’Eros conseguono talvolta inevitabilmente, finendo addirittura per rivolgersi contro l’erotismo stesso e ad esso contrapporsi, è la Passione.

La Passione non corrisponde affatto ad un felice stato di benessere sensuale.

Essa non è identificabile con l’innamoramento, non è l’amore e forse non è neppure il piacere o il godimento erotico.

L’etimo scaturisce da patior, soffro e, quindi, ne può venir fuori una spiegazione altra.

Passione è quella di Cristo nella settimana contraddistinta per l’appunto col termine di Passione…

Così come avviene per un accadimento umano assai frequente e altrettanto fortemente segnato dalla passione erotica: soffro per lei\lui, se non c’è, ma anche, talvolta, quando c’è e, quando se ne va, seppur temporaneamente, è come se non avessi nulla, l’ho persa\perso…che starà facendo in questo momento?…si starà soddisfacendo con un'altra\altro? Sono stato piacevole…all’altezza della situazione…? No di certo. Angoscia, anche di prestazione, dolore lancinante è la sua mancanza dalla mia vita, anche quando è ancora lì, presente, a portata di mano.

La passione erotica si porta appresso altri effetti quali il tradimento, l’infedeltà, il perdersi nel vortice di tutti gli incantesimi e fascinazioni.

Così che l’individuo finisce per non esser più sé stesso e non riesce a padroneggiare le proprie azioni e a non poter più essere arbitro del proprio destino con un dolore che, in una reazione a catena, coinvolge anche chi circonda colui che ne è affetto, condito di separazioni e di morte.

E madame Bovary sono anch’io, siete voi.



Squassa spasmodica
L'attesa sensuale
Dell'amante che gronda
Di palpabile piacere e
Sordida di sudore alle
Pesanti carezze della
Sua mano insistente e
Tremula;
Calda, eccitata,
Fervida, vogliosa, infuocata al
Cocente pensiero voluttuoso e
Dal gesto vorace e
Dai copiosi toccamenti;
E aspetta e freme
Ansimante l'amante che
Dappoco godrà.



Non dimentico la sconosciuta,
L'attrazione reciproca indenne.
L'espressione ruvida del
Corpo carnoso ed
Il viso grazioso e lieve dipinto
S'impongono alla mente
Impregnandosi in essa del tutto.
La pienezza e la forza del ricordo
Invade ogni possibile pensiero,
Destinandoci all'alienazione di
Un mondo perso,
Di una impossibile illusione


Non lasciarti incantare
dal pieno e turgido seno
né dalle morbide curve dei fianchi

Non lasciarti bruciare
dal fuoco che arde
né dal nettare che aspergo

Non amarmi
queste coppe secernon veleno
e l’inquietudine trasformerò in terrore
quando le cosce stringerò
ai tuoi fianchi

Non amarmi
corri lontano dall’ingannevole canto
fa’ sì
che le parole cadan nel vuoto
dimentica le turbative del corpo
e impara

Non amarmi
non voltarti e fuggi
prima che sia troppo tardi
prima che come mantide
trafigga e fagociti quel che resta di te

Non amarmi
se ancora lo puoi
non son femmina che tu possa amare
né ardore che tu possa placare
o follia che tu possa sedare

Non amarmi
niente ormai più mi appartiene
delirio che imbriglia e incatena
padrone si è fatto di me.

martedì 26 gennaio 2010

pensieri sparsi

Nessuno potrà vedermi intero
se non saprà il mio amore.
Nessuno potrà mai sapermi
Se non conoscerà il tuo volto.
Nessuno mi è caro e amico
Se non s'inchina alla tua dolcezza.

lunedì 25 gennaio 2010




Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio.
Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità.
E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere
insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio.
Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti.
Sapevo che lo avrebbe fatto lei.
E lo ha fatto.
È scoppiata tutto d'un colpo.
C'erano cocci ovunque e tagliavano come lame.

Perché è così che ti frega, la vita.
Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro
un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più.
E quella lì era la felicità.
Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule:
a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore.

Alla deriva."


C'è amore e amore a questo mondo... L'amore casto, l'amore che aspetta, l'amore che prende in giro, l'amore che si spaventa e che spaventa chi lo prova...

C'è l'amore in moto e l'amore in macchina, l'amore del ricordo e quello della speranza...

C'è la nostalgia, ci sono i ricordi e l'immaginare come sarebbe stato o come potrebbe essere... C'è il sesso, tanto e tutt'altro che innocente, e c'è l'amore, di quello che ti fa morire... Ci sono i baci che si fanno ricordare e quelli che sarebbe stato meglio non dare...

C'è la voglia, la voglia di esserci, di riprovarci, di stare bene, di non dargliela vinta. La voglia di te..."

IL PASSATO

Rivedo i luoghi dove un giorno ho pianto:

un sorriso mi sembra ora quel pianto.
Rivedo i luoghi, dove ho già sorriso...
Oh! come lacrimoso quel sorriso



Stasera tu sei il centro del mio universo..

La mia guancia appoggiata alla tua

Il tuo profumo che mi avvolge

Una mano tra i capelli

e i nostri corpi che si avvicinano sempre più

i nostri sguardi si cercano

le nostre labbra si sfiorano..

tu mi dici sei speciale…

stasera ci siamo vestiti di nudo

i nostri corpi si avvolgono

in passione e turbolenti sussulti tra le lenzuola fresche..

il piacere sale sempre più

ho voglia di te.. ho voglia del tuo sapore..

ora esistiamo solo io e te..

le paure scompaiono in fugaci sorrisi..

accompagnati da dolci parole..

le nostre mani si cercano e si stringono

e resterà come dirselo ora

e dopo niente cambierà.


Vorrei essere una lacrima
per scendere lentamente
dai tuoi occhi
per accarezzare le tue guance
e posarmi sulle tue labbra
per baciarti

Vorrei essere il vento
per avvolgerti tutta
e stringerti a me
in un forte abbraccio

Vorrei poterti avere
per dirti le parole
che ho nel cuore

Vorrei vedere lo splendore
del tuo corpo fremere
alle carezze dell'amore

Vorrei ma mi illudo
tu non potrai mai esser mia
tutto ci separa

perciò mi resta solo l'illusione
continuerò a sognarti
solo così mi illuderò di averti.

Amore ritrovato







Non aveva più senso
la vita,
uguale a se stessa
eppur
sempre nuova;
non avevano sogni
le mie notti,
passate
a ricordare
momenti perduti.
Ma ora,
di nuovo,
tu sei
accanto a me
e tutto
ritrova colore,
risplende di luce,
si copre d’amore!

attimi


Sono seduto su una panchina e vedo la gente passare… con la mia mente sono da te.. vorrei scoprire il segreto per mi porta da te… ho di te la tua migliore fotografia dove tu sorridi a me.. vorrei che ti sedessi ora vicino … per dirti che non puoi spegnere le notti.. trascorse insieme.. sei la voce che ho ascoltato.. resta qui con me… dimmi come stai?? Io ti ascoltero’ vorrei avere quei minuti che ho sprecato.. Ora siamo sempre piu’ soli.. e tu sei tra i miei errori.. C’era un sogno… E ora vedo tutto andare giu’ Credo che non ci sia piu’ tempo… Molte volte non si apprezza quel che si ha.. E si perde quello che gia’ c’e’ Sono attimi.. i miei occhi ti tercano.. tra questa gente che passa.. ora abbracciami e appoggia il tuo viso sul mio.. balliamo questa ultima danza.

sabato 23 gennaio 2010

FINALMENTE HO DI NUOVO ADSL
DOPO UNA SETTIMANA DI PASSIONE

sabato 16 gennaio 2010


tu, il mio manto di stelle che mi illuminano
tu il mio cielo scuro che mi protegge
tu il mio prato su cui stendermi e dormire
tu , l'unico amore da sognare mentre dormo
tu donna mia, da amare perdutamente
mi accoccolo e dormo
beatamente nudo
perchè ho te dappertutto
in aria e cielo
in terra e cuore
ho tutto di te
non mi serve altro.




Il tuo volto di pietra,
pietra che non ha volto;
e ci sono i due innamorati:
lui non conosce il volto di lei,
lei non conosce il volto di lui,
né la voce, né la consistenza del corpo.

Ma solo pietra.
Ma solo indifferenza.
Ma solo vuoto, in questa storia.

Non una lacrima di sorriso
che dia senso al nulla
che opprime il petto dei due innamorati,
privi delle rispettive anime.

Il tuo volto di pietra scruta assorto,
pietra che non ha volto.



Io non sono nulla.
Tu non sei nulla.

Nulla. Nulla. Nulla.

Siamo la nebbia che si abbassa sonnolenta
sulla pianura d'una memoria presto dimenticata.
Siamo il ghigno amaro della Vita che fallisce.
Non siamo amore,
non sei amore,
non sei amore,
non sei nulla!

Sei la rabbia che ho verso me stesso.

Io non sono nulla
e nemmeno tu lo sei.

Ma io perlomeno sono la Bellezza di queste parole!
E tu non saprai mai cosa possa significare esserlo!


Dov'è quel caldo abbraccio che mi accolga come il porto sicuro, come il nido, come la terra promessa, come la richiesta d'asilo concessa? Dov'è quel petto pulsante e protettivo che io cerco a tentoni nel mio buio carico di alienazione?

mercoledì 13 gennaio 2010


Ho voglia di te. Per tutto quello che ho immaginato, sognato, desiderato. Ho voglia di te. Per quello che so e ancora di più per quello che non so. Ho voglia di te. Per quel bacio che non ti ho ancora dato. Ho voglia di te. Per l'amore che non ho mai fatto. Ho voglia di te anche se non ti ho mai assaggiato. Ho voglia di te, di tutto te. Dei tuoi errori, dei tuoi successi, dei tuoi sbagli. Dei tuoi dolori. Delle tue semplici incertezze, dei pensieri che hai avuto e di quelli che spero hai dimenticato, dei pensieri che ancora non sai. Ho voglia di te. Ho così voglia di te che nulla mi basta. Ho voglia di te e non so neanche perché... Uffa. Ho voglia di te.

lunedì 11 gennaio 2010





Me ne starei seduto in bilico

a contemplare dalle tue labbra

la calda forma pura

che di lì si dischiude

Senza nome ti chiamerei

e vagherei tra le emozioni

perché ogni limite rifuggi

e quant'altre recinzioni

che di tuo essere così t'adombri

che a sfiorarti soltanto, ardi

E rifulgi di un tale splendore

quando culli in un abbraccio

il mio grido di tepore

che così appesi e sospesi

a una spanna dal grigiore

colmiamo ogni flebile

anelito d'amore

Ti guardo





ti guardo a volte
come ti può guardare un pittore, un marmista
come ti può guardare un poeta
e, con calma, cerco il tuo profilo migliore
la posa a te più congeniale
la posa che dia al tuo corpo l'immortalità
le parole, che ti descrivono per come sei
in modo semplice e naturale
ti guardo, profondamente, di nascosto
per cogliere le tue espressioni, i tuoi modi di fare
i piccoli difetti
e le complicate mescolanze
che ti fanno bella e solare
ti guardo, come si guarda l'amore
con coscienza, con convinzione, con la giusta devozione.







Ho bisogno di tempo


per capire il segreto

di nuvole perse

nel cielo infinito

figure incompiute sospese nel vuoto

si muovono lente

con occhi di cieco

a cercare gli spazi

inondati di sole

che le possan salvare

si muovono lente

incontro alle brezze

che ballano il valzer

con antiche movenze

estrema illusione

di vita felice

prima che arrivi

il soffio gelato

che annuncia bufera

il sole si oscuri

e il cielo si spenga

nuvole perse

bersaglio di lampi

ombre vaganti

nel cielo nemico

mutato in tempesta

le vedi fuggire

alla ricerca di spazi

che le possan salvare

ma corrono incontro

al loro destino.







lassù nel silenzio il verde

silenzio che racchiude una terra bianca

tu te ne (baciami)andrai


fuori nel mattino il giovane
mattino che racchiude un mondo caldo


(baciami)tu andrai


oltre nel sole il bel
sole che racchiude un giorno solido


tu te ne andrai(baciami


laggiù nel tuo ricordo e
un ricordo e ricordo

io)baciami(me ne andrò)

quando il mio amoreviene da me è
un po’ come una musica, un
po’ più come un colore che si flette (diciamo l'arancione)
contro il silenzio, o l'oscurità….

L'arrivo del mio amore effonde
Un profumo di meraviglia nella mia mente,

dovreste vedere quando mi volto per ritrovarla
come il mio più piccolo battito si affievolisce.
E allora tutta la sua bellezza è una morsa

Le cui ganasce silenti improvvisamente mi uccidono,

ma del mio cadavere lo strumento il suo sorriso foggia qualcosa
improvvisamente luminosa e precisa

- ed ecco allora che noi siamo Io e Lei …

che cos'è quella musica dell'organino



E' forse per amore
che le parole cadono nel vuoto
come la sera sull'azzurro di pietra

E' per furia di silenzio
che i canti affondano nell'assenza

Oh tu!
luce
accesa in me dall'eclissi di quel sorriso che manca

poesia vana
davanti a uno sguardo che resiste
mentre il corpo brucia
nello specchio del ricordo

Oh tu!
non sei nell'abbandono
dove il volto si rivela
nella gravità degli occhi bagnati d'amore

non sei nell'eternità
veste d'amore che trema
nel giorno sorpreso dai nostri corpi abbracciati

manchiamo
alle pigre luminescenze del tempo
alle tardive mense
alle mlacrime di Cristo
e al languore così bello
della nostra fortunata fatica

il tuo viso mi abbandona
quando il mio pensiero si fa pressante

il tuo sorriso
lo conservo dentro di me
inaccessibile all'assenza

E' il soriso
della tua voce quando precede
quello delle tue mani
che bacio abbassando gli occhi

sabato 9 gennaio 2010


Di solito così
ad ogni nato di donna è stato concesso l'amore
ma fra impieghi entrate e il resto
giorno per giorno s'inaridisce il terreno del cuore.
Sul cuore è infilato il corpo.
Sul corpo la camicia.
E come se non bastasse
un tale – idiota! –
ha fabbricato i polsini
e ha intriso d'amido lo sparato.
Verso la vecchiaia ci si ripensa di soprassalto.
La donna s'imbelletta
l'uomo di sbraccia come un mulino.

giovedì 7 gennaio 2010



Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita

Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori, però posso ascoltarli e dividerli con te

Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro Però quando serve starò vicino a te

Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga

e non cadi La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei

Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice

Non giudico le decisioni che prendi nella vita

Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi

Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,

Però posso offrirti lo spazio necessario per crescere

Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore

Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.

Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere

Solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.

In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amica in quel momento sei apparso tu...

Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista

Non sei ne il numero 1 né il numero finale e tanto meno ho la pretesa

di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista

Basta che mi vuoi come amico

NON SONO GRAN COSA,

PERO’ SONO TUTTO QUELLO CHE POSSO ESSERE


lunedì 4 gennaio 2010



Ho sognato un graffito

un graffito del co

ho cercato nel mio scrigno

dance ..of my life

il tuo volto scolpito a fuoco

senza contorni e senza memoria

scultura evanescente d'un sogno senza fine.

Ho sognato un graffito

realizzato con note d'Amore

scalpello di piacere desiderio di voluttà

graffito di passione

Dance ..of my life.

Amore ..amor

come viandante ti cerco

ascolto il rumore dei tuoi passi

incerti e felpati

i miei sicuri e decisi

cammino senza scarpe

per non calpestare il tuo cuore

Ho sognato un graffito..


APPARTENENZA E AMORE


Sei l’oceano in tempesta che devasta e travolge,

sei una goccia d’acqua che disseta e rigenera,

sei il deserto sconfinato che arde l’anima,

sei un granello di sabbia che lieve e impalpabile si insinua,

sei l’estremo sacrificio, l’assoluta sottomissione,

sei la passione, lo sconvolgimento dei sensi, il desiderio,

sei la melodia delle parole, sei una voce che accarezza, blandisce, eleva.

Sei la vita, sopita e riscoperta,

sei gioia, piacere, mente e corpo,

sei Devozione, follia , infinito,

sei l’inno al Mio Possesso, la Mia bandiera, il Mio vessillo,

sei il sogno e l’incubo.

Sei l’infinito e il nulla…..

Ma sei soprattutto la Mia Arya,

sei la Mia Creatura,

sei la Mia Geisha.

Mia, eternamente Mia, infinitamente Mia,

Mia!

olio su tela di Lil Ummarino


Come un albero ti attendo,

con la stessa forza, passione e pazienza.

Come un albero ti attendo,

mia dolce migratrice.

Con le salde radici piantate nel terreno,

le ampie e rigogliose fronde per offrirti riparo.

Come un albero ti attendo,

con il mio assordante silenzio

e con la mia maestosa semplicità.

Come un albero ti attendo,

consapevole che il tuo arrivo sarà eterno.

Come un albero ho atteso

e a me sei giunta,

mille strade hai percorso,

mille ostacoli hai superato,

mille follie ti hanno provato….

ma a me sei giunta….

ed ora sei Mia….in eterno.

: 0px;" />
Crea il tuo badge