sabato 28 novembre 2009

viaggio della mente

Voglio sottrarti
a tutto ciò che mi precede
cancellare
tutta la strada che hai seguito
annullare
l' incertezza
lo sguardo trattenuto
rubare timidi pensieri
e scendere più giù
dalla montagna
inseguiti da una valanga
e con un lunghissimo mantello
coprirne il respiro
l' ansia la fuga
per raccogliere ogni cosa
che mi ha spinto a cercarti
il coraggio dei versi
le voglie di luci lontane
l' acerba passione
e provare ancora
l' inizio di una storia
infinita ed illusa
che si perde e scompare
in questa notte segnata
che ho chiamato per noi
l' ho chiamata,
ci siamo noi due
la luna ci attende.

APPARTENENZA



Tra le tue labbra
ho voglia di perdere le mie
legandomi i pensieri
ai tuoi desideri.

Sciogliermi
e legarti ancora finché respiri i sogni
e sei come sei, come ti vorrei
oltre ogni orizzonte, sudando voglie, cullando il cuore.

Fluida emozione ci assale e ci disseta
gocciolando sulla pelle,
tra le dita che stringono la vita.

Lasciami dentro te
tra una carezza e un graffio
scivolandoci nell'anima.


Passi incerti,
immersi in scenari
che mutano,
in modo impercettibile.

Suoni di vita,
segni d’amore,
ricercano strade
per allontanare ombre,
strappare sipari,
superare rumori,
confusioni
che velano il sentimento.

Gesti semplici,
in attimi infiniti.

Distinti nella mente
incisi nel cuore,
raccontati da lacrime
mai spese.

giovedì 26 novembre 2009

Buio, buio nel bosco e nel campo.

E' già sera, ora il mondo tace.

Da nessuna parte c'è luce e da nessuna parte c'è fumo;

e l'allodola, oure lei, è silenziosa.

Viene dal paese il ragazzo che accompagna a casa l'amata,

la conduce davanti all boscaglia di felci, parla tanto e in modo così diverso:

" Se tu soffri per le offese e ti affliggi, se tu soffri pe rle offese

degli altri su di me,

l'amore si separa così velocemente, come

noi una volta eravamo uniti

Vattene con la pioggia e vattene con il vento.

svelto come noi una volta eravamo uniti."

Parla la ragazza,: "Il nostro amore non si divide! Forte è l'acciaio

e il ferro in particolar modo, il nostro maore è ancora più forte!

il ferro e l'acciaio si forgiano,

il nostro amore chi può cambiarlo? Ferro e acciaio

possono distruggersi, il nostro amore deve

esistere per sempre".


Sogni accellerati nelle mie notti insonni
labbra umide di parole
occhi sbarrati alla ricerca della luce
rallentato battito del mio cuore
con il volto su un cuscino umido di sale.

Come nuvole di madreperla
come un mosaico di volti
nella mia mente si accavallano
e una goccia di sudore si perde
sulle mie guance arrossate.

Scivolano le mani sul vestito
e non c'è alito di vento dolce
che squota la mia anima nuda
solo una eco lontana di ricordi
come un primo contatto con la terra.

Si perde nel tempo e nella memoria
un tenue messaggio attraverso
chi l'ha resa immortale, e passa
sotto le porte senza strisciare
solo un silenzioso grido.


Vitrei sguardi d'anime assenti

passeggiano per le vie del centro

e gelide mani d'albero

afferrano il vento tremante

che impavido e veloce corre.

Alto uomo con cappotto nero

svetta tra la folla dei pedoni

e il suo cappello quasi arraffato

dalle gelide mani d'albero

quasi ossute presenze invernali.

Gialla e rossa una foglia danza

leggera e divertita sul marciapiede bagnato

ed ecco di nuovo l'impetuoso vento

la rapisce nel suo ballo di spavento

per abbandonarla malinconica sulla via.

Passi strisciati, passi pesanti, passi

nel viale depredato dall'inverno e

sconvolto dal vento, in un sontuoso

lungo cammino di foglie ammassate

come dimenticate da invisibili passanti.

Un merlo nero pece, becca sulla corteccia

e con balzo agitato vola penetrante

tra le gelide mani d'albero scioccate

dal suo impavido volare frenetico

mentre il vento si allontana rumoroso.

martedì 24 novembre 2009


Rarefatto è il mio sogno d'amore,
con intensità d momenti eterni
e di voragini di perdizione,
che si alternano tra abissi di niente.
I miei occhi nascondono la luce
e privo di parole abbraccio la morte,
senza pudore nè innocenza, metto a nudo la mia anima,
corrotta dallo squallore dell'inanno.
Guardo l'infinito d'amore e l'amore finito,
sento ogni piccolo dolore graffiarmi il cuore,
la tenerezza sfuggirmi dallo sguardo,
l'abbandono cancellare la mia memoria.
Cerco il mio essere infinito, eterno, che si espande,
con l'eco di sentimenti inutili che ritornano,
pervasi da una misera essenza finita
che mi rendono disperato e inerme.
Infinito sarò! Per sempre infinito sarò!
come distese di spiagge abbandonate,
come immensità di un mare che si dissolve,
come sangue nel corpo che irrora le arterie.
È soltanto un sogno pensare che io sia infinito?
Lo stesso mio rincorrere? Il lottare? Lo sperare?
Il commiserarmi e l'esaltarmi,
dipingono di nulla la mia dimensione finita!
È soltanto un sogno sperare?





Se la follia ispira una mente in tal maniera
da renderla sottile e riflettente
acuminata e ancora dolce e tesa
ad accogliere il mondo
se la follia parla attraverso le lacrime rapprese
e tappa falle nella carena viva
di un veliero splendente
e non lo fa affondare
allora la follia è madre della mente geniale
del cuore che non cede agli insulti del tempo
della vita preziosa che si affida
alla memoria per sopravvivere
e dal futuro si distanzia con piegate ali
raccolte a protezione di quella tenerezza
delle morbide carni in cui le offese
hanno lasciato solchi e cicatrici…
e lei non dice che l’ aspetto minimo
del suo antico dolore.

sabato 21 novembre 2009

SUGGESTIONE EROTICA



Aliena la mente un desiderio effimero di tenerezza
si strugge lentamente nell’essere
accarezzando l’impossibilità dell’impalpabile amore

come gabbiano si immerge il pensiero
nei fumosi ed oscuri meandri del probabile
per riaffiorare nel mondo del reale

confusione

sentimento allora diviene l’erotica voglia
suggestivo il pensiero di averla tua solo tua
per quell’attimo eterno che si travolge amore

ma la certezza esasperata del sogno
è una realtà che ti accompagna
perpetuandosi all’infinito come banale natività

coscienza resta solitaria
cancellando sensi di colpa affilati come lame
finite nel crogiulo della vita



come ci è stato insegnato
il linguaggio nasce dalla relazione
se non ci fosse stata una relazione
nessuno avrebbe inventato il linguaggio ieri
e nessuno imparerebbe a parlare oggi

risuona banale eppure questo è il terreno
dove nascono i suoni dotati di senso
e prima che le parole vivessero di vita propria
e nascessero e morissero insieme alle culture
c'erano le emozioni condivisibili

pur dedicando molto tempo e molte energie
nella ricerca delle parole giuste che funzionino
nell'ascolto delle parole che si intrecciano nelle storie
nella memoria delle precise parole pronunciate

resto stregata dalla supremazia del gesto
dell'espressione del volto
del tono della voce e del senso dello sguardo
quando voglio leggere l'altro e quello che mi voglia dire davvero

allora si spegne l'audio
e resto in ascolto dei suoni di dentro...

giovedì 19 novembre 2009

Penso...che le cose non avvengono per caso..si conoscono delle persone che inevitabilmente entrano a far parte della tua vita. Può trattarsi di amicizia, di amore.. di semplice attrazione..succede un qualcosa che non puoi controllare..ma solo accettare. La cosa peggiore, è che non sempre chi conosci riesce a percepire quello che senti tu.. e così, si perdono per strada occasioni che forse nn si ripeteranno!



Ho carezze da offrirti
in questa sera d'autunno
che scivola nel ricordo
di un bacio d'estate.

Sfiorerò i brividi della tua pelle
calda d'amore
sussurrandoti poesia
al mutar della luce.

Sarò polline per la tua gioia
nel timido amplesso
di un sorriso che nasce
al limitar di un abbraccio.


Ho immaginato
il profumo dei tuoi capelli
sciolti nel vento,
inebriarmi e lasciarmi muto
il petto ansimante
nell'istante del tormento,
il tuo corpo danzava nudo
riflessi di luna
sulla tua pelle di velluto,
ho immaginato
le tue mani su di me
e la spuma bianca delle onde
perpetuo rifluire
sulle tue cosce accese.
Ho immaginato
due cavalli fuggire sudati
sulla spiaggia d'ambra
proscenio di amanti felici
dispersi tra le orme risucchiate
dal mare venuto a ricoprirci
come un sudario,
ho immaginato
noi due nel buio incombente
i nostri occhi si fissavano
appagati e riconoscenti
vividi come le stelle in cielo,
pulsanti e tremanti
come i nostri corpi
avvinghiati in un lampo
di luce eterna.

La tua arte



Mi stai creando,
nuova vita dalle tue mani
fantastiche di artista
dal tuo sorriso stupendo
intriso di splendidi colori,
ti ho incontrata
ch'ero nuda tela
dipinta di nulla,
imbrattata di vacue emozioni,
tu m'hai preso
senza dire niente
senza chiedermi niente,
hai posato su di me
le tue pennellate di grazia
hai acceso coi tuoi occhi
i miei colori spenti
mi sono immerso
nella tua anima esaltante
ho sentito nascere in me
nuovi paesaggi e nuove certezze
mentre le tue dita scorrevano
sulla mia nuda pelle deserta,
hai gettato nuovo seme
nel mio cuore vuoto
finché la mia tela è apparsa
capolavoro della tua bellezza
finché la mia tela s'è trasformata in vita
e ancora adesso ogni giorno mi rinnovi,
ogni giorno che mi sento ormai parte
pieno e grato
della tua splendida arte.

martedì 17 novembre 2009

Tacere è un'arte
Parla solo quando devi dire qualcosa che
vale più del silenzio.
Esiste un momento per tacere, così come ne
esiste uno per parlare.
Il momento di tacere deve venire sempre prima.
Quando si sarà imparato a mantenere il silenzio,
si potrà parlare rettamente.
Tacere quando si è obbligati a parlare è
segno di debolezza, ma parlare quando
si dovrebbe tacere indica leggerezza e
scarsa discrezione.
L'uomo è padrone di sé solo quando tace:
quando parla appartiene meno a
se stesso che agli altri.
Quando devi dire una cosa importante,
stai attento: dilla prima a te stesso,
poi ripetila, per non doverti pentire
quando l'avrai detta.
Quando si deve tenere un segreto
non si tace mai troppo.
Il silenzio del saggio vale più del
ragionamento del filosofo.
Forse chi parla poco è un mediocre,
ma chi parla troppo è uno stolto travolto
dalla voglia di apparire.


La Solitudine è la vostra ombra che non vi lascia mai. Pertanto non domandate all’ombra di chi vi passa accanto di posarsi sulla vostra affinché questa riesca a cancellarsi. Nessuno ha forme adatte a colmare il vostro vuoto, e nessuna vetta altrui può lambire quelle vostre altitudini che sono riservate solo al Vento. Solo comprendendo questa appartenenza accetterete questo segno, che marchiando col fuoco il vostro cuore, vi tiene vivi e non permette alle ebbrezze di annegarvi. Ma al tempo stesso alzate l’animo, per non ingrandire senza necessità quest’ombra e farne il vostro idolo, accusando il destino di ciò che spesso siete voi a causarvi. Gran parte della vostra Solitudine ha infatti per padre i vostri troppi sogni, e per madre la vostra incapacità di sognare il vero. Non date colpa dunque al Sole di tutta quell’ombra da voi prodotta, poiché proprio quando il Sole vi si avvicina nei vostri mezzogiorni, posando il calore della sua mano sul vostro capo, scoprite di avere ricevuto in dono ombre più corte. Se sapeste infatti unire il volo della vostra mente al vero cielo del vostro volo, vedreste ogni giorno diventare più esigua la vostra Solitudine. E smettereste di erigere muri altissimi, che aggiungendo nuova ombra alla vostra ombra, trasformano la Solitudine in disperazione. Tendete le vostre mani alle mani tutte intorno, poiché non c’è nessun abisso, alcuna incomunicabilità: sono lapidi erette da voi, dei della vostra esistenza, pretesti per non scommettere con gli altri il vostro dono. Poiché se permetteste al Vento di entrare solo un poco nella vostra stanza e di scostare le tende scure della vostra Solitudine, che nel buio spesso neanche più trovate, avreste luce per scoprire l’amicizia come un tempo sapevate fare. E allora compireste il primo passo della vostra crescita, poiché per un amico siete finalmente disposti a scalare quelle vostre montagne interiori che, per l’esservi poco amati, non avete mai scalato per voi”.

sabato 14 novembre 2009


Orbene, chiudere gli occhi, ingannarsi, essere ciechi, illudersi a proposito dei difetti degli amici, amarne e apprezzarne come qualità alcuni dei vizi più evidenti, non è forse qualcosa di molto vicino alla follia? C'è chi bacia il neo dell'amica, chi trova incantevole il polipo di Agna; il padre dice del figlio strabico che ha il vezzo di ammiccare. Tutto questo, io domando, che è, se non pura follia? Ripetano a gran voce che è follia: eppure essa sola è capace di promuovere e cementare le amicizie. Parlo dei comuni mortali, nessuno dei quali nasce senza difetti: il migliore è chi ne ha meno; quanto poi a quei famosi saggi che hanno il piglio di Dèi, tra loro l'amicizia, o non nasce affatto, o è qualcosa di cupo e scostante, limitata poi a pochissimi (non oso dire che non include proprio nessuno), perché la maggior parte degli uomini ha un pizzico di follia, anzi non c'è nessuno che, in un modo o in un altro, non abbia le sue stranezze, e non c'è amicizia se non tra persone simili. Se, infatti, tra questi uomini austeri si desse una volta uno scambievole affetto, non sarebbe per nulla stabile e durerebbe ben poco, nascendo tra uomini difficili e più oculati del necessario, capaci di cogliere i difetti degli amici con l'occhio acuto dell'aquila e del serpente di Epidauro. Quando però si tratta dei loro difetti, come ci vedono poco! e come ignorano la parte della bisaccia che portano dietro le spalle! Perciò, dato che la natura dell'uomo è tale che nessuno è immune da gravi difetti (aggiungi la grande varietà di caratteri e di studi, le tante cadute, i tanti errori, i tanti casi della vita mortale), come potranno questi Arghi gustare anche solo per un'ora le gioie dell'amicizia se non interverrà quella che i Greci chiamano EUETHEIA, termine felice da tradursi con follia, o con indulgente semplicità? Del resto, non è forse del tutto cieco quel Cupido, che è artefice e padre di ogni legame? E come il brutto gli appare bello, così fa in modo che anche a ciascuno di voi sembri bello ciò che gli è toccato in sorte, che il vecchio ami la sua vecchia, e il ragazzo la sua ragazza. Sono cose che accadono a ogni piè sospinto e che muovono il riso; eppure sono proprio queste cose ridicole il fondamento di una società che vive con gioia.

venerdì 13 novembre 2009



Ci sarò per sempre
nei tuoi occhi ovunque
Ci sarò con te per sempre
nel dolore che è più grande

Ascolterò discreto
il tuo complice segreto
ascolterò nel vento
Ogni dolce tuo rimpianto

Non importa se poi
sarà un destino amaro
Non importa perchè
tu sei per me il bene più caro

Non importa se poi
Mi cercherai lontano
Allungando una mano
nel cuore vicino mi troverai

Ci sarò per sempre
in ogni parte ovunque
Ci sarò con te per sempre
se qualcuno non ti sente

Non importa se poi
sarà un destino amaro
Non importa perchè
tu sei per me il bene più caro

Non importa se poi
Mi cercherai lontano
Allungando una mano
nel cuore vicino mi troverai

Ci sarò per sempre
in ogni parte ovunque
Ci sarò con te per sempre
se qualcuno non ti sente

Non importa se poi
sarà un destino amaro
Non importa perchè
tu sei per me il bene più caro

Non importa se poi
Mi cercherai lontano
Allungando una mano
nel cuore vicino mi troverai




Le ragazze sono come le mele sugli alberi.


Le migliori sono sulla cima dell’albero.

Gli uomini non vogliono arrivare alle migliori, perché

hanno paura di cadere e ferirsi.

In cambio, prendono le mele marce che sono cadute

a terra, e che, pur non essendo così buone,

sono facili da raggiungere.

Perciò le mele che stanno sulla cima dell’albero, pensano

che qualcosa non vada in loro, mentre in realtà

“Esse sono grandiose”. Semplicemente devono essere

pazienti e aspettare che l’uomo giusto arrivi, colui che sia

cosi coraggioso da arrampicarsi fino alla cima

dell’albero per esse.

Non dobbiamo cadere per essere raggiunte, chi avrà

bisogno di noi e ci ama farà

di tutto per raggiungerci.

La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per

essere calpestata, né dalla testa per essere superiore.

Ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere

protetta e accanto al cuore per essere amata.

AMARE ALLA FOLLIA


amare è difficile
amare a volte porta alla follia
la follia, di sensazioni ogni volta diverse
l’animo si spegne o si accende
senza nessun ritegno
della nostra persona
amare è anche tenerezza
gioco e divertimento
amare è star bene insieme
e l’annullamento del senso critico
amare, forse è una follia
forse un gioco
forse…
è solo voglia di essere amati…

GENTILEZZA E AMORE


Ci sarà per noi un momento, un istante in cui finalmente i nostri occhi e le nostre mani potranno intrecciarsi… sarà fantastico sentirò il profumo della tua pelle il calore delle te mani… tante cose non sai di me… e tante dovrai scoprirne, ma basterà uno sguardo, un sorriso per entrare nel mio mondo dove tu ci sei, dove tu esisti e vivi! La tua risata mi riempie il cuore, le due domande curiose i tuoi sussurri. Ci sarà per noi un momento, un istante in cui finalmente i nostri occhi e le nostre mani potranno intrecciarsi… quante volte abbiamo sognato, immaginato creduto che il mondo fosse solo per noi… solo io e tu… ma sorge il sole e tutto diventa realtà!!!

giovedì 12 novembre 2009

PER I LETTORI
5.000 VOLTE GRAZIE
DELLE VISITE AL MIO BLOG

mercoledì 11 novembre 2009

IL PASSATO




E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.

Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!

MOMENTO D'AMORE




brezza primaverile

di petali di pesco

brividi...

di vento

che increspa

dolcemente

le onde

cavalli bradi

che l'estate impazzisce

onde che si avventano

tra le rocce

ciclone

che trova

finalmente

il suo occhio

di pace

domenica 8 novembre 2009




Tu mi conosci, sai che parlo d'amore, sai che vivo di rabbia, mi nutro d'innocenza e di peccato. Tu mi conosci, sai che rincorro il tempo, come il vento disperdo, le passioni e i sentimenti. Tu mi conosci, vivo di atmosfere marine, d'impulsi e rimambranze, di caparbietà e di sconforto. Tu mi conosci, sai che vivo d'amore, delle emozioni che l'amore offre, io mi alimento. Tu mi conosci, non poteri far male, tu mi conosci, io che corro...rincorro,non mi fermo, parte di un momento di tempo.

sabato 7 novembre 2009


Una carezza nell'aria,
una mano leggera.
Dal sonno mi desto incuriosito,
stringo le coperte ancora tra le dita.
sognavo un angelo con una sola ala,
Creatura stupenda cercava ciò che amava,
unendo le ali ed il cuore,
Mi colpì quel viso,
nel mio cuore cresce una certezza.
Fermo il respiro,
quando una lacrima solca il mio viso,
fermo lo sguardo per un istante,
Questo sogno lo credevo distante.
Bugiardo il mio sguardo,
o è solo il mio cuore codardo?
Invece è reale,
Il mio sogno vive,
una sensazione d'amore mi è stata regalata.
Il mio angelo dorme qui accanto,
Una lieve carezza,
data con dolce tenerezza.
Stringo forte il mio sogno,
Non svegliarti amore mio, tieni
accanto a te le mie labbra,
schiave del cuore
e quell'ala piena
d'amore

via web California



Leggi una donna
tra le pieghe del suo vestito
tra i segni del suo viso
tra i fili bianchi dei suoi capelli

Leggi una donna
nel calore delle sue mani
nella morbidezza della sua carne
nella passione del suo abbraccio

Leggi una donna
quando sorride al suo bambino
quando piange la tua assenza
quando canta una canzone

Leggi una donna
mentre spreme un’arancia
mentre rifà il letto
mentre lotta con la vita

Leggi una donna e non chiederti
se ti ama
se ti odia
se è troppo tardi o troppo presto



Leggila, sottovoce
tutta d’un fiato
lentamente sfogliala
e spogliala
della sua solitudine

Leggila fino all’ultima riga
e ti accorgerai
che la parola “fine”
ha lasciato il posto
a una piccola luce
che è la sua grande ANIMA.


Se solo fosse più semplice l’amore

non sprecherei tutti questi baci

veloci desideri

rubati

a labbra poco attente

piccoli…tanti…lenti…

morbidi…voraci baci

occhi,viso,spalle,collo,

in balia dei miei baci

lunghi… …

piccoli piccoli

assaporati con gli occhi chiusi

se solo fosse più semplice l’amore

diresti che tutto questo non è vero

ma il tuo cuore lo sa

che alla fine bruci.


Lei è
Quel rosso sulle labbra
che non puoi avere. . .
Un profumo di nebbia. . .
Una parola d’amore spezzata.
E’ l’autrice d’ogni tuo silenzio,
filatrice di deboli dolori
incisi in un cuore di cartapesta.

venerdì 6 novembre 2009


Fammi volare fammi godere
finché il tramonto non leggerà il mio destino
le mie ali si posano nel roseo tuo petalo,
vibro e nel frattempo succhio il tuo nettare
nel pensiero che non finisca mai.

Scorrono le tue note non ti accorgi di me,
il tuo sguardo oggi mi diceva qualcosa,
speravo ti accorgessi, magari ti sarai parlato
ho sentito un messaggio… credo…ma non vorrei…
…forse non è per me.
Quanto vorrei averti come ti avevo, ma nel pensiero di adesso.



Parlami o dolcezza
tra le fresche e celesti armonie
prendimi ed accarezzami
con brivido caldo acceso…
…iride sincera e sorridente…
…labbro annaffiato di gelosia…
dondola nel mio mondo profondo
attorno allo spazio a infinito sonoro
morbido e compatto nel tatto
secco e fragile al senso
…irresistibili carezze
suscitano sospiri incessanti
…brividi di voluttà…
…abbandono…
pulsazioni continue ed argute
tra la dolcezza e la virilità
tra la bellezza ed il desiderio
istinti passionali
della purpurea sensazione
…dominami…
o attrazione irresistibile
penetra negli abissi sensibili
addentra il tuo essere nel mio
istiga le mie parole
dirò cose da me mai dette
sciogli tra la mia pelle
la tua brama
sprigiona la tua proliferazione
fluisci nel mio io…
liberati in me
i nostri movimenti saranno
riti d'estasi
…infuocami…
o piccolo angelo…

giovedì 5 novembre 2009

Forse le nostre ansie
non hanno lettori
forse la strada è sbagliata fin dall'inizio
e sbagliata sarà anche alla fine
forse le lanterne che ad una ad una accendiamo
il vento una a una le spegnerà
forse bruciamo la vita per illuminare gli altri
e non abbiamo fuoco per riscaldare noi stessi
forse quando tutte le lacrime saranno versate
la terra sarà più fertile
forse noi cantiamo il sole
e dal sole siamo cantati
forse più grande è il peso sulle spalle
più alta torreggia la fede
forse gridiamo contro tutte le sofferenze
ma sulle personali sventure non possiamo che
tacere
forse
per un irresistibile richiamo
non abbiamo altra scelta


Il pensiero di te,
scivola nella mia anima ogni notte..
Nasce dal mio cuore,
per espandersi in tutto il mio corpo,
i miei occhi si illuminano di gioia,
seguita da una tristezza improvvisa,
mentre una lacrima bagna queste righe piene di nostalgia e voglia..
Non ti ho mai persa, perchè,
non ti ho mai avuto e forse mai ti avrò....
Sei cosi lontana,
eppure ti sento vicina a me in questo mondo,
dove nulla e fatto per noi...
Ti aspetto come ogni notte,
come sempre, nei miei ricordi,
fino alle luci dell'alba....


Calma fuori e dentro

nella pelle ènella mente

spruzzi di onde sul mio viso

e respiròlentamente

l'aria fresca e pungente

respiro con il cuore in gola

l'immensità di questo mare

spiego le bianche vele al vento

in questooceano di pensieri e di speranze.

.

L'anima si riempie

di una leggera brezza

e fluttuano,in un alito divento

i miei sogni e desideri

abbracciano il cielo e le stelle

e ogni cosa diventa amore e poesia

i miei pensieri trovano spazio

e una rotta sicura

per una destinazione certa.

.

Vorrei essere polline

di girasole

per volareinvisibile nel vento

e scoprire dove va a finire

vorrei essere una stella

sopra a questolimpido cielo

e scoprire finalmente

l'ultimo lembo di terra libera.

.

Un percorso

nel tempo e nello spazio

un frammento di vita

un frammento di viaggio

con le vele gonfie alsole e al vento

da togliere quasi il respiro

e la speranza.

.

Superare l'ultima onda

esausto e felice

e stringere nella mano

una goccia strappata a questo mare

una goccia piena di amore e di vita

una goccia di luce

una goccia di te

una goccia
che conserverai per sempre!


Abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti. Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo. Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza, ma meno giudizio, più esperti e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere. Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo, facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi, e vediamo troppa TV. Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori. Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso e con troppa facilità. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni. Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa. Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno. Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito l' aria, ma inquinato l' anima. Abbiamo dominato l' atomo, ma non i pregiudizi. Scriviamo di più, ma impariamo di meno. Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno. Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare. Costruiamo computers più potenti per contenere più informazioni e per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno fra di noi. Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni. Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie distrutte. Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte e delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti all' ucciderti. E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino. Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perché non saranno con te per sempre. Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione, perché quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco. Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco, perché è l' unico tesoro che puoi dare con il cuore e non costa nulla. Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto di pensarlo. Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell'anima. Dedica tempo all' amore, dedica tempo alla conversazione e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente. La vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro.

martedì 3 novembre 2009

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Sono lontano e mi torni in mente
t’immagino parlare con la gente...

Il mio pensiero vola verso te
per raggiungere le immagini
scolpite ormai nella coscienza
come indelebili emozioni
che non posso più scordare
e il pensiero andrà a cercare
tutte le volte che ti sentirò distante
tutte le volte che ti vorrei parlare
per dirti ancora
che sei solo tu la cosa
che per me è importante...

domenica 1 novembre 2009

ALDA MERINI IL RACCONTO DELL'AMORE


Riottosa a ogni tipo di amore

sei entrato tu a invadere il mio silenzio

e non so dove tu abbia visto le mie carni

per desiderarle tanto.

E non so perché tu abbia avuto il mio corpo

per poi andartene

con il grido dell'ultima morte.

Se mi avessi strappato il cuore

o tolto l'unico arto che mi fa male

o scollato le mie giunture

non avrei sofferto tanto

come quando tu un giorno insperato

mi hai tolto la pelle dell'anima.

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