COSA SEI
perpetua
immortale
al trasformarsi dei minuti in ore.
Sei appena svanita
nel buio della notte
eppure sei presente
in ogni immagine
di questa stanza
vuota.
Il tuo profumo aleggia
con indifferente superiorità
tra i ritagli
strappati al destino
dal mio inutile
arrancare nel sonno.
Non c’è spazio oltre uno specchio
che valga la pena inseguire
se non per riscoprire
se stessi.
Dovunque vaghi il tuo pensiero
io sono lì,
come le note flebili
di un pianoforte scordato
abbandonato
sul fondo di un mare
burrascoso
che continua a suonare
la sua melodia.
Cosa ti spinge a donarmi tanto?
Quale luce accarezza
le tue sinapsi confuse?
Da dove trai la tua suprema
ed incancellabile
capacità di amarmi?
Solo un dubbio resta
in mia compagnia:
Se non sapessi amarti?
Forse il tempo
ci sarà d’ausilio.
Intanto colmerò
la tua assenza
abbandonandomi
al mio ultimo ricordo
di noi.
E domani sarai ancora più bella
di come ti ho riconosciuta
in questa sera
di reciproca
passione.
Fulgido mattino
torna presto
non sopporto l’attesa
di una verità
ancora acerba.
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page