domenica 29 maggio 2011



Ci sono tanti amori che ci attraversano una vita...
eppure ogni volta....è sempre unico....e irripetibile...
ogni sapore è diverso...tutto assume un altra luce...
e la vita cambia....come cambia il ritmo del nostro cuore





Desideri che prendono forma
anche ad occhi aperti..
ma questo succede solo...
quando non siamo troppo lontani
dal cuore.
abbiamo sempre mille pensieri..
mille problemi...
ma chissà perchè..
anche un solo pensiero felice..
cambia la nostra giornata.
un giorno lessi...
" il mondo è di chi riesce ad osare.."
e credo che non si sia sbagliato.


bella, questa sensazione...sentire qualcuno entrarti nel cuore...
farti camminare come se fossi su una nuvola...
sconvolgerti la mente solo a pensarla...
lasciare che le sue mani...sfiorino la tua anima..e tutto questo...
quando non l'aspettavi più....

Sentire ancora una volta...
quanto può essere grande..
dentro di te, un amore...
e poter dire...
Mi sei entrata nel cuore...




Quelle storie che nascono per magia...
e per qualche maledizione non riescono a tovare un loro spazio..
oppure i tempi non sono quellii giusti....
allora meglio aspettare...che buttare all'aria un pezzetto di vita..
si vive una volta sola..
 La penombra ed il buio....dei nostri desideri...



domenica 22 maggio 2011

Passione 
deriva dal latino “passio” che significa sofferenza.
Questo ad indicare che solitamente la passione è considerata un’esperienza umana più dolorosa che piacevole, in quanto la passione è un fuoco che il più delle volte divora e distrugge non solo la coppia, ma anche gli individui coinvolti.
Infatti quando questo fuoco divampa non si pensa piu’ nè a se stessi nè al proprio partner, ma solo a ricercare il piacere lasciandosi alle spalle solo cenere; non per altro le grandi passioni, quando terminano, lasciano un vuoto interiore enorme, tutto è distrutto e bruciato anche i ricordi dei momenti felici vissuti.



La passione 




non riguarderebbe solo l’interesse per il corpo dell’altro, ma le “vere” passioni hanno anche e soprattutto un coinvolgimento mentale: si vuole tutto dell’altro, quasi la vita stessa.
L’oggetto della passione è di solito esclusivo e lo si vuole possedere per sempre; la passione diviene quasi un “incubo”, sia per chi la vive sia per chi la subisce.
Infatti la parola passione deriva anche dalla radice etimologica “passività’”.
Chi vive questo intenso trasporto emotivo, quindi, sarebbe come schiavo delle sue pulsioni e dei suoi desideri.
Si pensa che il passionale spesso viva in una situazione estrema: il piacere sessuale, la gioia, il dolore, tutto è vissuto in modo estremo, irrazionale e quasi istintuale.

Addirittura nell’atto sessuale c’è quasi la volontà di incorporare l’altro, in un intenso momento di fusione, il piacere si sviluppa dall’istinto non controllato.
Si dice che le grandi passioni non durino, infatti spesso questi rapporti terminano improvvisamente per motivi anche futili, e tragicamente quando la motivazione alla vita risiede solo nell’altro.
Nei casi meno drammatici le passioni terminano perché la tensione è talmente alta e la passione così insostenibile e dolorosa, che la sofferenza supera il piacere di stare con la propria “ossessione“.

Ma questo modo di descrivere la passione è solo la visione negativa di una società, come la nostra, appiattita dall’uniformità.
Oggi si favorisce la prudenza, la tranquillità, il controllo, mentre la passione è ribellione.
Nonostante la sessualità sia più libera, la passione amorosa è oggi considerata come irrazionale, perchè ubbidisce a un bisogno individuale, proiettando l’individuo fuori dalle regole morali, dall’ordine, dalla sottomissione ai doveri.


La passione 



va invece recuperata: è energia mentale pura, istintuale ma vitale,
è crescita interiore nell’unione con un altro essere, è esperienza e scambio relazionale.
La negatività della passione deriva solamente dalle costrizioni morali e sociali che le impediscono uno scorrere fluido.
Infatti per quale ragione invece di censurare la passionalità di una relazione non ci chiediamo perchè solo gli artisti e gli scienziati hanno il diritto di essere passionali?
Perchè la passione è indispensabile alla loro attività, è lo stimolo e la via per scoprire nuovi orizzonti.

La passione 



non deve spaventarci, impariamo semmai a gestirla, innanzi tutto lasciandola scorrere dentro di noi.
Se essa è piacere, come è piacere l’eros, non può esserne esclusa, è quindi un’emozione che partendo dal corpo contribuisce soprattutto a farci stare bene.







Una persona speciale
quando trovi una persona speciale,
ti addormenti sapendo di sognarla
e ti svegli sperando di sentirla..

.sai che non la puoi vedere....
sai che è lontana dai tuoi occhi,
ma non dai tuoi pensieri.....

quando trovi una persona speciale
la tua vita cambia ma tu non te ne accorgi......
e ti è già entrata nel cuore....

è troppo presto per chiamarlo amore,
è troppo tardi per tornare indietro....
Quando una persona è speciale

qualcosa prende un colore diverso...
il colore del mare....il profumo del vento....
e tu, non puoi fare a meno di

pensarci....sai che non dovresti...
sai che è un sogno impossibile....
ma hai voglia di sognare e non ti vuoi

svegliare.....non vuoi soffrire....
vuoi solo il verde dei suoi occhi.....
quando una persona è speciale,sei troppo

felice di pensare e capire,
che lui è una persona speciale 

martedì 10 maggio 2011

Ci siamo appena incontrati
in un luogo senza tempo…
il nostro fiato si è intrecciato,
ho dipinto la tua bocca, i tuoi occhi,
la tua carne senza gusto…
fatta solo di colori e profumi.
Al palato, solo il calore della tua lingua…
viscida e nevrotica…
come serpe nella mia bocca
sei scesa giù… giù…
…oltre me…
…più giù…
ad avvelenarmi l’anima, della tua essenza.
Regina del peccato… mi guardavi…
mentre la tua saliva, scorreva lieve e di fuoco
nelle mie vene…
mentre il sangue si solidificava
in pietruzze di desiderio… trasformandomi
in sussulti che ondeggiavano selvaggi sul mio corpo
e sentivo il respiro delle tue mani…
mentre la carne urlava di spasmi proibiti,
vestiti da sfumature di oblìo;
mentre desideravo…una sola goccia di veleno
un altra goccia… e poi un altra
…ancora…
drogato d’estasi
…rimango immobile…
sul sentiero incantato di un sogno…
senza tempo,
nel luogo del peccato.


In Silenzio…
cerco il tuo volto
la forma dei tuoi seni
ma scorgo appena il calvario di questa notte
con gli occhi bendati di buio
tra le dita confuse, ritratte,
che cercano svelte la tua bocca.


Ho imparato a cercarti nelle notti stanche
ho imparato ad ascoltare i battiti del tuo cuore
ho imparato a seguire i profumi della tua anima
ho sentito la tua bocca respirarmi nei polmoni
ho sentito la tua presenza oltre le parole
ho sentito la tua solitudine oltre il cielo
ho aspettato i tuoi sospiri
per poter respirare,
per Amarti sotto lo stesso vento
in intrecci di fiamme
dei corpi dentro all’anima.


Ma ora ho fretta
voglio fuggire e perdermi
nelle ombre di questa notte.
Ho fretta!
Non posso aspettare la luna
ho voglia di perdermi
qui…dove sono,
proprio qui…
a scorrere le mie mani
e domare il tuo respiro affannato.


Voglio diventare io stesso questa tua notte.


Sapermi di universo fatto d’aria
e ad ogni tuo singolo respiro…
subdolo
insinuarmi dentro… di Te!

giovedì 5 maggio 2011


Vieni, mia Donna, vieni mio vigore sfida di ogni riposo,

finché mi affanno resterò in affanno.

Spesso il nemico avendo il suo nemico in vista

dalla sola presenza vien fiaccato, anche se non combatte.

Getta pur quel cinto che splende simile allo Zodiaco,

ma che nasconde al mio sguardo un mondo assai più bello.

Togli gli spilli dal pettorale cosparso di lustrini,

così che gli occhi dei maliziosi vi si possono fermare.

Slacciati, perché quell'accordo armonioso

mi dice di esser già l'ora di recarsi a letto.

Via quel busto felice, che invidio,

perché può starti così stretto.

E via la gonna che svela una tanto bella condizione,

come quando dai campi fioriti l'ombra dei colli si fugge.

Via il diadema tenace, ed esso mostri

il diadema fluente dei capelli che da te si leva:

e ora via quelle scarpe, posa il tuo piede libero

in questo sacro tempio dell'amore, su questo soffice letto.

In vesti così bianche che gli Angeli del cielo erano soliti

essere accolti dagli uomini; Angelo, conduci insieme a te

un cielo simile al Paradiso di Maometto; e sebbene

cattivi spiriti biancovestiti passino, noi facilmente riconosciamo

questi Angeli da uno spirito malvagio,

quelli rizzano i nostri capelli, ma questi ci rizzano la carne.



Dona licenza alle mie mani erranti, lasciale andare

avanti e indietro, in mezzo, sopra e sotto.

Oh mia America! Mia nuova terra scoperta,

mio regno, più sicuro se solo un uomo lo domina,

miniera di pietre preziose, mio Impero,

come sono benedetto in questo mio scoprirti!

Entrare in questi ceppi significa essere liberi;

dove metto la mia mano sarà il mio suggello.



Completa nudità! Tutte le gioie a te sono dovute,

come le anime si separano dal corpo, così i corpi si devono spogliare

per gustare la gioia interamente. Le gemme che voi donne usate

sono come i miei dorati pomi d'Atlanta, davanti allo sguardo degli uomini,

tali che quando l'occhio di uno stupido s'illumina a una gemma

la sua anima terrena non vuole la donna, ma vuole i suoi beni.

Come dipinti, o come gaie rilegature di libri

fatte per i profani, così sono le vesti delle donne;

in sè le donne sono libri mistici che solo noi,

fatti degni della loro grazia, vediamo rivelati.

E poiché io sono chiamato a conoscere tanto,

liberamente mostrati come a una levatrice;

getta via tutto, si, getta i tuoi bianchi lini:

all'innocenza nessuna penitenza è mai dovuta.



Per insegnarti, per primo ecco son nudo; allora dunque,

per coprirti che altro ti occorre più di un uomo?

martedì 3 maggio 2011

Anche se non potessi..



mai vederti...


ti riconoscerei al contatto...


di una carezza.


Anche se non potessi..


mai toccarti...


basterebbe il profumo..


del tuo corpo.


Ma anche se la vita....


mi abbandonasse...sarebbe..


la mia anima...


a....riconoscerti..."



STANOTTE LA POESIA

La luce fioca del lampione

entra nella stanza buia:

c’è il vento, fuori

un vento leggero.

Stanotte non ho sonno

cerco pensieri lontani.

il suono di un’arpa

mi accompagna

la linea sottile dei ricordi

incalza, avanza

non mi da tregua.

Seguo il fruscio della tenda bianca

mossa dal vento

nessun rumore, non un grillo

una cicala, nulla

solo i miei pensieri e il vento …

La poesia stanotte

un grido, un velo

un’anfora di ricordi.


lunedì 2 maggio 2011





Spingendo dolcemente
ho schiuso quella porta
che chiamiamo mistero.
Mammelle turgide
strette nelle mani.

Senza parlar del come,
senza pensare al poi,
senza chiederci fama o nome,
qui, amando l’amore,
tu e io ci guardiamo.


Stringi il mio seno,
apri il velo del mistero.
Un fiore vi sboccia,
cremisi e fragrante.

Se qui adesso
ripenso al percorso
della mia passione,
somigliavo a un cieco
senza paura del buio.

Ho sentito, non so perché,
che tu mi aspettavi
e sono uscita. Nella notte
improvvisa spuntò la luna
sui campi in fiore.

 
Senza chiederci
se sia giusto o sbagliato
se la vita futura
se la fama…Tu e io
ci amiamo ci guardiamo


IL LIMITE …






Lentamente ti osservo, con altrettanta dolcezza ti accarezzo,
illuminando il contorno del tuo viso con il mio sguardo;
assaporare ciò che tu sei,
è come vederti crescere, e rinnovare il tuo respiro;
sono con te, ti sono accanto, amo il tuo essere,
amo il tuo riconoscerti a passi lievi,

sono con te, nella tua conoscenza, nel tuo mondo;
ti esprimo senza giudizio, sono ciò che tu chiedi e …
ciò che tu chiami … il limite di te stessa …

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