giovedì 30 luglio 2009


Tuttavia il fascino, anche se dovesse fare dell'altro un essere-affascinato, non riuscirebbe da sé a originare l'amore. Si può essere affascinati da un oratore, da un equilibrista: ciò non significa che lo si ami… Quando dunque l'amato diventerebbe amante, a sua volta? La risposta è semplice: quando progetterà d'essere amato. In sé altri-oggetto non ha mai abbastanza forza per originare l'amore… L'amore può nascere nell'amato solo dalla sensazione della sua alienazione e dalla sua fuga verso l'altro. Ma, d'altra parte, l'amato, se è così, non si trasformerà in amante se non progetta di essere amato, cioè se ciò che vuole conquistare non è un corpo ma la soggettività dell'altro in quanto tale. Il solo mezzo, infatti, che egli possa concepire per realizzare questa appropriazione, è di farsi amare. Così appare chiaro che amare è, nella sua essenza, il progetto di farsi amare… Così, nella coppia d'amanti ciascuno vuole che l'altro l'ami, senza rendersi conto che amare è voler essere amato e che volendo che l'altro l'ami vuole solamente che l'altro voglia che egli l'ami. Così le relazioni amorose sono un sistema di rimandi all'infinito analoghi al puro “riflesso riflettente” della coscienza, sotto il simbolo ideale del valore “amore”, cioè di una fusione delle coscienze in cui ciascuna di esse conserverebbe la sua alterità per fondare l'altro. Di qui la triplice distruttività dell'amore. In primo luogo è per essenza un rimando all'infinito, perché amare è volere che mi si ami, quindi volere che l'altro voglia che io lo ami... In secondo luogo, il risveglio dell'altro è sempre possibile. Ad ogni istante ciascuna coscienza può liberarsi dalle sue catene e contemplare improvvisamente l'altro come oggetto. Allora la magia cessa, l'altro diventa mezzo tra i mezzi… l'illusione, il gioco di specchi che forma la realtà concreta dell'amore, cessa improvvisamente. Ecco la ragione della continua insicurezza dell'amante. In terzo luogo, l'amore è un assoluto continuamente relativizzato dagli altri. Basta che gli amanti siano guardati insieme da un terzo, perché ciascuno di essi senta l'oggettivazione, non solo di sé ma anche dell'altro. Questa è la vera ragione per cui gli amanti cercano la solitudine. Perché l'apparizione di un terzo, chiunque esso sia, segna la distruzione del loro amore. Bisognerebbe essere solo al mondo con l'amata, perché l'amore conservasse il suo carattere di asse di riferimento assoluto. Ma la solitudine di fatto (siamo soli in una camera) non è affatto solitudine di diritto. Infatti, anche se nessuno ci vede, noi esistiamo per tutte le coscienze ed abbiamo coscienza di esistere per tutte. Di qui la continua vergogna (o fierezza - qui hanno lo stesso valore) dell'amante.


Ciò che nell'uomo adulto sostituisce ormai i genitori come immediata influenza ambientale, è la donna. Essa accompagna l'uomo, appartiene a lui, in quanto vive con lui ed è press'a poco sua coetanea; non gli è superiore, nè per età nè per autorità nè per forza psichica. Ma essa è un fattore influente che, come i genitori, produce un'imago di natura relativamente autonoma, un'imago però non da rescindere, come quella dei genitori, ma da conservare associata alla coscienza. La donna, con la sua psicologia così dissimile da quella maschile, è ed è sempre stata una fonte d'informazione sopra le cose per le quali l'uomo non ha occhi. Essa può rappresentare per lui l'ispirazione; la sua capacità di intuizione, spesso superiore a quella dell'uomo, può dargli utili ammonimenti, e il suo sentimento, orientato verso ciò che è personale, può indicargli vie irreperibili al sentimento di lui, che ha meno riferimenti ai fattori personali. (...) È questa indubbiamente una delle fonti principali della qualità femminile dell'Anima. Ma sembra che non sia l'unica fonte. Nessun uomo infatti è tanto virile da non avere in sè nulla di femminile. Anzi, appunto gli uomini molto virili hanno, seppure ben nascosta, una vita sentimentale assai tenera, che spesso a torto è detta "femminea". Per l'uomo è una virtù rimuovere le caratteristiche femminili, così come alla donna, almeno finora, era disdicevole essere virile. La rimozione dei tratti e delle tendenze femminili conduce naturalmente alla accumulazione di queste pretese nell'inconscio. L'imago della donna (l'Anima) diventa il ricettacolo di queste pretese, sicchè l'uomo nella sua scelta amorosa soggiace spesso alla tentazione di conquistare quella donna che meglio risponde al particolare carattere della sua femminilità inconscia; una donna, dunque, che possa accogliere senza difficoltà la proiezione della sua Anima. Sebbene simile scelta sia spesso considerata e sentita come l'ideale, tuttavia quella che in tal modo l'uomo visibilmente sposa può anche essere la sua peggiore debolezza (così si spiegano alcuni singolarissimi matrimoni!). (...) È noto che non esiste nè può esistere un'esperienza umana senza l'intervento di una disposizione soggettiva. Ma in che consiste la disposizione soggettiva? In ultima analisi, in una struttura psichica innata, la quale permette all'uomo di fare quella data esperienza. Così tutto l'essere dell'uomo presuppone la donna, corporalmente e spiritualmente. Il suo sistema è a priori messo a fuoco sulla donna, così come esso è adatto ad un mondo ben definito in cui esistono l'acqua, la luce, l'aria, il sale, i carboidrati, ecc. La forma del mondo in cui è nato è congenita in lui come immagine virtuale. E così i genitori, la donna, i bambini, la nascita e la morte sono in lui congeniti come immagini virtuali, come disposizioni psichiche. Queste categorie a priori, ben si capisce, sono di natura collettiva, sono immagini dei genitori, della donna e dei bambini in genere e non predestinazioni individuali. Tali immagini vanno altresì concepite come prive di contenuto e perciò come inconsce. Esse acquistano contenuto, influenza e infine coscienza solamente quando s'imbattono in fatti empirici i quali toccano e traducono in atto la disposizione inconscia. (...) Nell'inconscio dell'uomo c'è un'immagine ereditaria collettiva della donna, col cui aiuto egli comprende l'essenza della donna. Quest'immagine ereditaria è la terza importante fonte della femminilità dell'Anima. Come il lettore avrà già capito, non si tratta affatto di un concetto filosofico o religioso dell'Anima, ma del riconoscimento psicologico dell'esistenza di un complesso psichico seminconscio con funzione parzialmente autonoma. (...) L'Anima si lascia facilmente proiettare sopra una donna, o meglio, essa è sempre proiettata finchè è inconscia perchè tutto ciò che è inconscio è proiettato. La prima portatrice dell'immagine dell'Anima è sempre la madre, più tardi sono quelle donne che eccitano il sentimento dell'uomo, non importa se in senso positivo o negativo. Essendo la madre la prima portatrice dell'immagine dell'Anima, la separazione da lei è una faccenda delicata, di grandissima importanza educativa. Troviamo perciò già presso i primitivi un gran numero di riti che organizzano la separazione. Il semplice divenire adulti e la separazione esteriore non bastano; per compiere efficacemente il distacco dalla madre (e quindi dall'infanzia) occorrono inoltre solenni consacrazioni alla virilità e cerimonie di rinascita. (...) L'uomo moderno e civile deve rinunciare a questa misura educativa che, nonostante al sua primitività, è in fondo eccellente. La conseguenza è che l'Anima è proiettata sulla donna in forma di immagine materna, col risultato che l'uomo, appena si sposa, diventa infantile, sentimentale, dipendente e sottomesso, oppure, nell'altro caso, collerico, tirannico e suscettibile, sempre preoccupato del prestigio della sua superiore virilità. Il secondo caso, naturalmente, non è che il rovescio del primo. La proiezione contro l'inconscio, rappresentato dalla madre, nell'uomo moderno non è stata sostituita, sicchè egli inconsciamente conforma il suo ideale matrimoniale in modo che la moglie assuma, se può, l'ufficio magico della madre. Sotto il mantello del matrimonio ideale ed esclusivo egli cerca la protezione materna, e così asseconda lusinghevolmente l'istinto di possesso proprio della donna. (...) Nella mia esposizione ho fin qui tenuto conto esclusivamente della psicologia maschile. L'Anima, di genere femminile, è una figura che compensa la coscienza maschile. Nella donna invece la figura compensatrice ha carattere maschile, ed è quindi opportuno designarla col nome di Animus. Se non è un compito difficile spiegare che cosa s'intende per Anima, le difficoltà si accumulano fino all'impossibilità quando si deve esporre la psicologia dell'Animus. (...) Ora, non si può eo ipso attribuire alle donne una coscienza inferiore; è soltanto una coscienza diversa da quella maschile. Ma come la donna è spesso chiaramente conscia di cose per le quali un uomo brancola ancora nel buio, così l'uomo ha campi d'esperienza che per la donna giacciono ancora nell'ombra della non-differenziazione, costituiti soprattutto da cose per le quali essa nutre scarso interesse. Le relazioni personali sogliono essere per lei più importanti e interessanti che i fatti obiettivi e le loro connessioni. I vasti campi del commercio, della politica, della tecnica e della scienza, tutte le sfere a cui si applica l'ingegno maschile cadono per lei nella zona d'ombra della coscienza; per contro essa rivela una grande consapevolezza quanto alle relazioni personali, le cui infinite sfumature di solito sfuggono all'uomo. Dobbiamo pertanto attenderci di trovare, nell'inconscio della donna, aspetti ben differenti che nell'uomo. Se ora voglio definire con una parola che cosa costituisce la differenza fra l'uomo e la donna a questo riguardo, che cosa dunque caratterizza l'Animus di fronte all'Anima, debbo dire: come l'Anima produce capricci, così l'Animus produce opinioni, e come i capricci dell'uomo provengono da fondi oscuri, così le opinioni della donna poggiano su premesse altrettanto inconscie, aprioristiche. Le opinioni dell'Animus hanno assai frequentemente il carattere di solide convinzioni, non facili da scuotere, o di principi apparentemente intangibili. Analizzando queste opinioni ci imbattiamo in primo luogo in premesse inconscie, la cui esistenza però deve essere arguita, il che vuol dire che le opinioni appaiono pensate come se quelle premesse esisteseero. In realtà le opinioni non sono affatto pensate, ma già fisse e pronte, con una forza convincente talmente effettiva e immediata, che la donna non pensa nemmeno la possibilità di un dubbio. Si sarebbe ora tentati di credere che l'Animus, come l'Anima, si personifichi nella figura di un uomo. Ma ciò è vero solo in parte, come insegna l'esperienza, perchè interviene inaspettata una circostanza che imprime alla situazione un carattere ben differente da quello che essa ha nell'uomo. L'Animus appare infatti non come una persona ma come una pluralità. Nel Padre di Christina Alberta di H.G.Wells l'eroina è soggetta in tutto il suo operato a un'istanza morale superiore, che ogni volta le dice, con inesorabile severità, senza traccia di fantasia, in modo secco e preciso, che cosa ella fa e per quale motivo. Wells chiama quest'istanza una court of conscience. Questa pluralità di giudici sentenzianti, una specie di collegio, corrisponde alla personificazione dell'Animus. L'Animus è una specie di assemblea di padri e di altre autorità, che ex cathedra emettono inoppugnabili, "ragionevoli" sentenze. A guardar meglio, queste pretenziose sentenze sono principalmente parole e opinioni raccolte, forse inconsciamente, nell'infanzia, e ammucchiate insieme in un canone di media verità, giustezza e ragionevolezza; un tesoro di premesse che, dovunque manchi un giudizio cosciente e competente (com'è spesso il caso), subito soccorre con l'opinione. Talora queste opinioni appaiono nella forma del cosiddetto buonsenso, talora in forma di ottusi pregiudizi, talora in forma di principi che non sono che la caricatura di un'educazione. "Si è sempre fatto così", oppure "Ognuno dice che sia così e così". Naturalmente l'Animus è proiettato tanto spesso quanto l'Anima. Gli uomini adatti alla proiezione sono o copie viventi del Buon Dio, che sanno tutto, o novatori disconosciuti i quali dispongono d'un fluido vocabolario con cui traducono ogni sorta di cose comuni in una terminologia elevata. L'Animus sarebbe mal caratterizzato, se lo si definisse unicamente come una coscienza collettiva conservatrice; esso è anche un novatore che, in contrasto con le sue giuste opinioni, ha il debole per le parole ignote e mal comprensibili, che sostituiscono gradevolmente l'odiosa riflessione. Come l'Anima, anche l'Animus è un amante geloso, che riesce a sostituire a un uomo reale un'opinione sopra di lui, un'opinione il cui fondamento oppugnabile non è mai sottoposto a critica. Le opinioni dell'Animus sono sempre collettive e non si occupano di individui e di giudizi individuali, così come l'Anima con le sue anticipazioni e proiezioni affettive s'interpone fra l'uomo e la donna. Queste opinioni, se la donna è carina, hanno per l'uomo qualcosa di infantile e commovente, che lo aiuta ad assumere un atteggamento, per lui benefico, paternamente didattico; ma se la donna non interessa sentimentalmente, e perciò si desiderano da lei competenza e non abbandoni svenevoli o commoventi stupidità, allora le sue opinioni, dettate dall'Animus, hanno per l'uomo qualcosa d'irritante, soprattutto per il loro cattivo fondamento: troppe opinioni fini a se stesse ("tanto per avere un'opinione", ecc.). Gli uomini qui sogliono divenire velenosi, giacchè è un fatto indiscutibile che l'Animus fa sempre uscir fuori l'Anima, talchè ogni ulteriore discussione diventa inutile (e viceversa). Nelle donne intellettuali l'Animus causa un argomentare e un raziocinare che vorrebbero essere intellettuali e critici, ma che in sostanza consistono nel far di un punto secondario un argomento capitale, contro ogni senso. Oppure una discussione di per sè chiara viene irrimediabilmente complicata, inserendovi un punto di vista del tutto diverso, che non c'entra. Senza saperlo, queste donne mirano soltanto a irritare l'uomo, dopo di che cadono ancor più in preda all'Animus. "Purtroppo ho sempre ragione", mi confessò una di queste donne. (...) L'Animus è una specie di deposito di tutte le esperienze che fecero dell'uomo le antenate, e non soltanto questo: è anche un ente generatore, creatore, non già nella forma della creazione maschile, ma in quanto produce qualcosa che potrebbe esser chiamato un lògos spermatikòs, una parola generatrice. Come l'uomo fa fuoriuscire la sua opera, creatura completa, dalla sua femminilità interiore, così la mascolinità della donna produce germi creatori che possono fecondare la femminilità del maschio. Ecco dunque la femme inspiratrice che, se degenera, può anche diventare un pessimo maestro di scuola, soverchiatore e dogmatico, un "Animus hound", come opportunamente tradusse una delle mie ammalate. Una donna posseduta dall'Animus corre sempre il pericolo di perdere la sua femminilità, la sua adeguata Persona femminile, così come l'uomo in uguali circostanze rischia di diventare effeminato. Queste trasformazioni sessuali psichiche derivano unicamente da ciò: che una funzione destinata all'interno, viene rovesciata in fuori. La ragione della perversione è l'insufficiente o mancato riconoscimento di un mondo interiore autonomo contrapposto al mondo esteriore, che riguardo all'adattamento pone esigenze altrettanto importanti quanto quelle del mondo esteriore.

mercoledì 29 luglio 2009


Quando incontri qualcuno e questo qualcuno fa smettere di funzionare il tuo cuore per qualche secondo... Fai attenzione... Può trattarsi della persona più importante della tua vita. Se i vostri sguardi si incrociano e, in quel momento, c’è lo stesso brillio intenso fra voi, fai attenzione... Può essere la persona Che stavi aspettando dal minuto in cui Sei nato/a. Se il tocco delle labbra è intenso, se il bacio è appassionato, e i vostri occhi si riempono di lacrime... in quel momento... percepisci... che esiste qualcosa di magico fra voi. Se il primo e l’ultimo pensiero della tua giornata è per questa persona, se il desiderio di stare uniti arriva ad aprire il tuo cuore... ringrazia... il cielo che ti ha inviato un regalo divino: l’Amore. Se un giorno vi dovrete perdonare l’un l’altro, per qualche motivo, e in cambio ricerevete un abbracio, un sorriso, una carezza sui capelli, (e i gesti valgono più di mille parole...) ricordati: voi siete fatti l’uno per l’altra. Se per qualche motivo sei triste, se la vita ti ha dato un dolore e l’altra persona soffre della tua sofferenza, piange le tue lacrime e le asciuga con tenerezza... che cosa meravigliosa: poter contare su di lui/lei in qualsiasi momento della tua vita. Se riesci con il tuo pensiero a sentire questa persona come se fosse al tuo fianco... se pensi che è bella anche indossando un pigiama vecchio e con i capelli scarmigliati... se non riesci a lavorare bene per tutta la giornata, ansioso/a per l’incontro fissato per la sera... Se non puoi immagginare, in nessun modo, il tuo futuro senza questa persona al tuo fianco... È l’Amore che è arrivato nella tua vita le persone si innamorano molte volte nella vita... ma poche sono quelle che amano e incontrano il vero Amore... qualche volta l’incontrano, ma non prestano attenzione ai segnali, e lasciano passare l’Amore, senza lasciarlo vivere veramente Non lasciare che la pazzia della tua vita quotidiana ti impedisca di vivere la migliore cosa della tua vita...
L'AMORE

28 luglio 1958- 28 luglio 2009


Tre cose sono irrinunciabili nella vita: ... Il Tempo …. Le Parole … E le Opportunità ...

Tre cose non devi negare alla tua vita, sono: La Serenità … L’ Onestà … E la Speranza …

Tre cose devi evitare nella tua vita sono:
L’ Orgoglio … L’ Arroganza …. E la Collera ....

Tre cose dipendono da Te, sono …
I tuoi Sogni ... Il tuo Successo … E il tuo Destino ….

Tre gioielli che si posseggono nella vita sono: … L’ Autostima L’ Amore … I veri Amici …

domenica 26 luglio 2009


Ti voglio tanto che le parole si fermano… e resto in silenzio… la tua voce… la tua voce che parla piano per non farsi sentire, si insinua in ogni centimetro di me… e rabbrividisco… entrami nell’anima… avverto il sangue scorrere nelle tue vene, l’aria riempire i tuoi polmoni, la tua vita pulsare… L’amore è pura potenza, una forza sconosciuta senza limiti e senza tempo. Nulla può fermare delle ali il leggero movimento di farfalle sul cammino della loro breve vita… ti vedo… ti ascolto.. ti accarezzo… sguardi che si incantano nel turbinio di gemiti.. ora lenti… intensi.. delicato esplorare… assaporo la tua forza… … i tuoi sapori… ora…non so più difendermi…


Parla chiaro
non indugiare
non farmi essere solo un ricordo sfumato
tra i perchè ruotanti nella mia mente.

Perchè non parli
perchè mi guardi soltanto
con gli occhi di rimprovero ed interrogazione.

Indagatore del mio sguardo
non cercare di capire ciò che ancora io temo di ammettere
ho paura di confessare a me stessa
che il tuo amore è finito

E l'inerzia avanza
il dubbio s'insinua
e io lì.. che aspetto ancora..

giovedì 23 luglio 2009

Lo Specchio Dei Pensieri




Seduta sulla riva di questa mia coscienza
La malinconia far conto dei miei giorni
Comprese le esperienze di questa vita mia
Somiglia ad un gabbiano con le ali aperte lungo l’orizzonte
Abbraccia il cielo che e’ sopra di me
che affonda dentro lo scenario di un tramonto
Io che leggevo sempre ali di farfalla dentro gli occhi tuoi
Nutrivo la speranza che la tua pelle fosse solamente mia
Tu invece programmavi un’avventura un’altra storia senza me
E il tuo profumo non mi va piu’ via dalle lenzuola
Il mare aperto di un ricordo
Io senza di te fotografia di chi va via e
nello specchio dei pensieri miei ti vedo ma non ti raggiungo mai
Faccio a pezzi la mia rabbia,
prendo a calci questa sabbia
se sapessi amare un’altra ti cancellerei dal tempo
Io senza di te seguo una via di periferia
Il cielo sta piangendo su di noi chissa’ se sta bagnando gli occhi tuoi
Io ti cerco come un fiato che si perde contro un vetro
Sulla tela di un pittore che dipinge quello che non c’e’
L’amore ci abbandona e il vortice del tempo non ci avvolge piu’
Sperduti in quella sfera di un mondo capovolto che ci spinge giù
Si perde la speranza di ritrovarti ancora nella vita mia
Forse eri solo la fotografia abbandonata nell’armadio dei ricordi
Io senza di te fotografia di chi va via
il cielo sta piangendo su di noi
Chissà se sta bagnando gli occhi tuoi
Io ti cerco come un fiato che si perde contro un vetro
Sulla tela di un pittore che dipinge quello che non c’e’.

mercoledì 22 luglio 2009


Perche’ tenti di spiegarmi tutto cio’ che mi dici? Il mio cuore puo’ capire al di la’ delle parole d’amore. Forse non hai fiducia nella mia comprensione? E, per favore, per favore non pensare che chi ama puo’ essere ferito con facilita’. Un temperino d’acciaio puo’ tagliare la mia carne: di certo non puo’ farlo un temperino di cera. Parole e gesti duri mi spingeranno soltanto a fare piu’ attenzione a cio’ che provo per te.............

martedì 21 luglio 2009


Guardate la plastica nel fuoco se non ci assomiglia in quel suo contorcersi senza ritegno si arriccia senz'osso e quasi nulla quasi nulla rimane una macchia color petrolio piccola insignificante e secca come il sangue vecchio che difetta su abiti nuovi. Creiamo microcosmi e ci illudiamo di aver mutato la genetica universale. Nutriamo relazioni e per benedetti piccoli momenti il branco muove in verbo collettivo. Ci viviamo addosso e ci ospitiamo dentro l'amore è una scelta, ai piedi del tempo è l'arte più raffinata la vetta spiovente di un castello di sabbia mentre la solitudine è la naturale abitudine di chi incontra l' ago prima del suo ricamo un tramonto prematuro che piega al di là di una duna un sole nell'Ovest di un seno.


A bruciapelo sorge il nuovo sole
impallida la notte furibonda
accesa da lucciole d’ansia
devastanti memorie d’estasi.

A bruciapelo il tuo corpo sul mio
in queste notti di schiva pena
tu, nell’insonnia, mutevole Tanit
muti faccia, il fuoco in brina.

A bruciapelo, tu.
A malapena, io.


E'il tuo essere incredibile.

è il tuo essere invadente.

è il tuo essere stravagante.

è il tuo essere incantevole

è il tuo essere insolente.

è il tuo essere stupefacente.

è il tuo essere ineffabile.

è il tuo essere impertinente.

èil tuo essere strabiliante.


Le guance dell'amore ti aprono al mistero,
ti dicono: "Abbandona gli amanti indifferenti
dalle cui bocche esce un alito che raggela".
Le guance dell'amore sospingono di là dalle forme,
non alludono a sentimenti, ma a un incantesimo.

Finché resti argilla non potrai mai volare nell'aria;
prenderai il volo quando sarai reso polvere.
Se non diventi polvere da te stesso, provvederà la morte
e dei tuoi desideri resteranno solo vani rimpianti.
Quando il tuo Signore ti avrà dissolto in cenere,
come mai potrai divenire una perla rara?

Le foglie ingialliscono, ma l'albero ha radici sempre nuove:
ogni giorno spuntano foglie colme di linfa verde.

Perché sembri accontentarti di un amore
che di giorno in giorno ti rende sempre più giallo?

giovedì 16 luglio 2009


Mi piace pensare a te
alla tua delicatezza

alla tua spensieratezza

alla tua meravigliosità

alla tua felicità

alla tua tristezza

ai tuoi sorrisi

alle tue lacrime

ai tuoi pensieri

ai tuoi sogni

ai tuoi occhi

alle tue labbra

ai tuoi capelli

alle tue mani

alla tua eleganza

alla tua classe

ho dimenticato qualcosa? si?

e allora a tutto di te,

amo riempire i miei pensieri e la mia

mente di te e...

scusa se è così poco.


La vita è un sentiero… Un giorni ami… Un giorno odi… Piangi e poi ridi… Le persone entrano ed escono dalla tua vita come se niente fosse… Non sempre abbiamo la fortuna di avere le persone giuste accanto… Ci accorgiamo della loro inadeguatezza solo nel momento del bisogno, nel dolore ed anche nella gioia… Ma non sapendo inizialmente quali siano queste persone, basta che ci affidiamo al destino…è lui che ci guida nella nostra vita…

mercoledì 15 luglio 2009


.il cuore, quando si spezza,
lo fa in assoluto silenzio.
Data la sua importanza, ti verrebbe da pensare
che faccia uno dei rumori più forti del mondo,
o persino che produca una sorta di suono cerimonioso,
come l’eco di un cembalo
o il rintocco di una campana.Invece è silenzioso,
e tu arrivi a desiderare un suono che ti distragga dal dolore

lunedì 13 luglio 2009

anima L

Sentirsi in armonia, sentire la sintonia con la natura e con un'altra anima. E così anche l'amore acquista spessore e magia.
Mente, cuore e corpo insieme.
Seguire il ritmo dell'anima dove i legami sono fasci di luce.
E la passione si colora di tenerezza,si fa abbraccio e carezza,
e un bacio diventa languore e conoscenza.
Dove il silenzio a volte fa paura ma poi si colora di mille sprazzi se è condivisione
Dove il guardarsi e il sentirsi diventano parte della tua giornata.
E contano le emozioni più semplici e le parole si mescolano alle lacrime.
Dove il pensiero che hai per lui vale più di tante parole.
Anima che è mosaico fatto di tessere inserite un po' alla volta con fatica e scelte con difficoltà ma tessere in sintonia che danno infine un risultato semplice, autentico, splendido, duraturo.
E a quel mosaico dell'anima puoi dare un nome , quale vuoi.
Affetto, Tenerezza, Amore ma la cosa più importante è che la firma sarà la nostra, incisa nella pelle e nell'anima

domenica 12 luglio 2009


Sullo scoglio più alto
a scrutare l'orizzonte
in cerca di qualcosa
che è dentro me,
finalmente vinto,
è arrivato il momento,
tanto atteso, di partire,è
navigare oltre quel confine che ancora ci divide,
di andare incontro a qualcosa
di forte,
importante,
la,vera svolta della vita
incontrare te, incontrare l'amore


Sarò in una rosa bagnata di rugiada e una lacrima che ti accarezza dolcemente il viso, sarò in un tramonto di mille colori e un sereno sorriso, sarò in un inafferrabile volo di rondini di una primavera feconda, sarò in una foglia variopinta e una nostalgica tristezza, sarò in un pensiero che affiora e un struggente impianto, sarò in una distesa di stelle e un cielo coperto di nubi, sarò il profumo inconfondibile e inebriante dell’amore in una rosa nera, sarò la sabbia dorata mai lambita dalle onde del mare, sarò ovunque tu vorrai, nello spazio e nel tempo, nel cuore, nella mente e nell'anima ..io ci sarò ..per sempre! Anonimo Solitario


Non ho mai cercato di rimuovere i miei ricordi, neppure quelli più tristi.
Non capisco le persone che si nascondono dal loro passato..
ogni evento che hai vissuto ti aiuta ad essere la persona che sei oggi "


Lo sguardo, a volte, fa paura, costringe a fermarsi, a rivelarsi.
Lo sguardo denuda, scava in profondità.


Ci si innamora degli sguardi, quelli teneri, quelli rubati, languidi, lenti, quelli che frugano fino all’anima, quelli che trasmettono brividi al cuore…

.

mercoledì 8 luglio 2009


legati .... da un desiderio che inebria e stordisce........
...guidati dalla passione piu' estrema.......
...voglie proibite e insaziabili...
...che incatenano che si perdono...
...nell' infernale paradiso dei sensi.....
...sensi bagnati e vogliosi...di corpi..
...intrecciati e caldi, ansimanti e bramosi..e vibrazioni che stuzzicano folli
...pensieri....gocce di piacere ....
...verso l'inebriante sapore del carnale....
...perdizione dei sensi....che scivola su corpi corpi umidi di piacere...
...pensieri intimi che sfociano in ansimanti parole..
...per lingue che assaggiano e labbra che mordono...

E' bello ciò che seduce, e ci può sedurre solo ciò che appare bello alla nostra percezione soggettiva.. al nostro sguardo personale. La particolarità dell'incontro in cui si realizza la seduzione, è che l'altro che appare al nostro orizzonte corrisponde perfettamente, con le sue particolarità e imperfezioni, al nostro desiderio più segreto..............


affitta il mio cuore da troppo tempo abitato solo dai fantasmi...... ho un locale nudo pieno di poesia.............. dove non dorme più alcun ricordo da anni.............. non c’è polvere da togliere............. non ci sono mobili da spostare.................... ne vecchie fotografie di cui temere l’impronta................. solo ombre dolci come miele lungo le pareti calde prendi il mio animo ..................... vieni ad abitarlo coi tuoi sogni............................ ci sono giardini pieni di fiori tutto l’anno.................... affitta il mio cuore......... è un vecchio macinino capace di donare ancora.............. dentro ci puoi trovare un sorriso...una lacrima un attimo di felicità.....un ballo....... prendi il mio battito ......adesso....subito... perché scoprirai parole.......custodite x te..............

venerdì 3 luglio 2009

respiro


Ho trovato un tesoro pur senza cercare. Ho trovato l'amore solo stando ad ascoltare. E' bastato un saluto e una stretta di mano. E' bastato un minuto per arrivare lontano.
Lontano e vicino, tra i monti ed il mare, ho un posto tranquillo in cui riposare. Ho una voce gentile, che rallegra il mio cuore. Ho trovato un tesoro che ha un buon odore. Profuma di luce e di aria pulita quell'isola immersa in una pace infinita. Ora posso sognare tranquillo e sicuro, posso dir quel che penso senza aver più paura. Accanto ad un fuoco regalare parole, scambiar sensazioni, e far capriole. Come rondine in cielo senza tanti legami, delfino che nuota al riparo dagli ami, cavallo che corre e a volte si blocca per una voce che canta e il cuore mi tocca. Un dono è arrivato, dal cielo caduto, quando tutto, in un attimo, sembrava perduto. Mi godo il momento e respiro piano, sorrido in silenzio, tendendo la mano

giovedì 2 luglio 2009


Lasciateci sognare e vagare liberi
tra l’inchiostro delle parole
sulla candida neve dei fogli di carta
nei nostri cuori.
Lasciateci orologi pietosi
che fermano i momenti per noi
e ci danno gioia e tempo
mentre ci amiamo.
Lasciateci prendere
i ti amo e i ti adoro
farne ghirlande
per avvolgerci dentro.
Lasciateci Amore,
lo spazio per viverlo
e il piacere di assaporarlo,
solo per noi, solo tra noi.
Lasciateci il respiro della passione,
il tremito del desiderio,
la dolce malinconia delle attese
e la gioia degli incontri.
Lasciate che Amore
riduca ad attimi leggeri
i dubbi e le incertezze
e che un soffio di brezza
li porti lontano da noi.

Amare



Amare è prendere la musica e farne una

onda che ti porti in vetta spumeggiando,

ti avvolga ed accarezzi la pelle sino a

farla fremere sotto le sue note.

Amare è una tela da riempire dei colori del sole,

rubi un raggio ed il bianco si trasforma in iride

mentre doni pennellate di felicità.

Amare è parlare.

Amare è tacere.

Amare è il Silenzio che grida.

Amare è uno sguardo che ti prende per mano.

Quando senti il desiderio che ti prende, ti attorciglia le viscere sino a star male, e la mente pregna dei pensieri, come spugna imbevuta che più non può contenere e gocce cadono sparse.

Quando senti la tua natura, gridare silente in un deserto vorresti
scavare, con le nude mani in una terra infertile sino a sanguinare le dita e poi guardarle incredulo.
Ti domandi il perché delle cose e quella morsa ti stringe lo stomaco, si fa beffe di te perché sa che non ne puoi fare a meno.
Essere nell’essere in questa duplicità in cui la mente si fa
corpo ed il corpo mente ed entrambi assaporano, entrambi hanno fame.

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