giovedì 30 ottobre 2008

Non avevo mai creduto
che alla data del 30 ottobre 2008
il NOSTRO blog è stato visitato da 3500 lettori
IL RACCONTO DELL'AMORE ATTRAVERSO IL SE
POSSO DIRE DI CUORE, CHE IL NOSTRO BLOG E QUALSOSA DI SPECIALE
NON CI FERMIAMO ORA .........
E NON CI FERMEREMO MAI........
COSA ASPETTI AD AGGIUNGERE QUALCOSA DI TUO
RACCONTARE L'AMORE E UNICO (VINTES)



Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.

Sono il mare che di notte si infuria,
che mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.

Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.

Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

RELAZIONE D'AMORE

Nelle relazioni amorose la lettera la fa ancora da padrone, essendo il mezzo ideale per confidenze e dichiarazioni.Che siate all'inizio di una storia d'amore o in mezzo al guado di una relazione di lunga durata munirsi di carta e penna (meglio se stilografica) per scrivere una lettera d'amore fa sempre bene alla coppia.
Mentre l'uomo scrive e desidera la presenza fisica dell'amata, lei invece desidera conoscere la natura della relazione.Lo studio del'epistolario di uomini e donne ha messo in evidenza una notevole differenza tra lui e lei. Mentre nella corrispondenza femmminile il corpo dell'uomo rimane assente nella maggioranza dei casi, le lettere degli uomini sono un culto del corpo.

Di me tracci contorni
con la matita dei pensieri
e riempi con la Tua dolcezza
ogni mio vuoto.



Le anime sono
bottiglie vuote lanciate con una vita dentro,
nel mare dell'esistenza.


M'hai trovata così fra le Tue braccia
mentre credevo d'essere già sabbia.
Scrivimi piano addosso
i Tuoi baci.

Sì, piano
che sono talmente fragile
che potrei ferirTi con le mie schegge

martedì 28 ottobre 2008

anche questo e amore O FORSE NO

Ti costa tanto farmi una sorpresa? Arrivare con un fiore senza che ci sia una ricorrenza? Prendermi le parti a prescindere? Cantarmi una canzone? Farmi un complimento? Fare una cosa prima o senza che ti venga chiesta? Stare per una volta dalla mia parte? Credermi senza indagare? Stare a casa dopo suppliche e lacrime? Stare a casa senza che ti venga chiesto? Evidentemente si e tanto anche..
ASPETTO UN FOTO DA INSERIRE AL POST


Quando avvertiamo che il nostro cuore è diviso,
è inutile cercare condivisione ....
quando la mente è così confusa da non trovare alcuna certezza,
essa non potrà mai giungere a comprendere
ciò che non sa ....
Bisogna non fermarsi, senza fuggire bisogna saper attraversare le paure
e ascoltando se stessi tutto può accadere
se si è così forti da riuscire a superare l'apparenza delle cose,
Solo se si va cercando pace interiore e non inutili conflitti
riusciremo ad aprirci nella nuova ricerca

e mente e cuore saranno pronti a "vedere" quella luce che ci aspetta.
Quanto è lungo il viaggio dalla mente al cuore!!!!
A volte è tortuoso, ma non dobbiamo aver paura di compierlo , la busola che ci guiderà è dentro di noi.

lunedì 27 ottobre 2008


Gli occhi socchiusi nell'ascolto di te,
trattengo il respiro per non fare rumore,
ogni voce

ogni sguardo
ogni viso
tutto mi parla di te
del tuo essere in me...
Emozioni violente mi scuotono l'anima
ricerco i raggi del tuo sole lontano
tendo la mano per toccare il tuo essere
mi sento morire nell'assenza di te...

domenica 26 ottobre 2008

VITA E MORTE PER CHI HA VOGLIA DI LEGGERE


La morte non è affatto una semplice presenza non ancora attuatasi, non è un mancare ultimo ridotto ad minimum, ma è, prima di tutto, un'imminenza che incombe. Ma all'esserci, come essere-nel-mondo, incombono molte cose. Il carattere d'imminenza incombente non è esclusivo della morte. Al contrario: anche questa interpretazione potrebbe far credere che la morte sia da intendere come un evento che s'incontra nel mondo, minaccioso nella sua imminenza. Un temporale può incombere come imminente; la ristrutturazione d'una casa, l'arrivo d'un amico, possono essere imminenti; tutti enti, questi, che sono semplici-presenze o utilizzabili o con-esserci. L'incombere della morte non ha un essere di questo genere. [...] La morte è una possibilità di essere che l'esserci stesso deve sempre assumersi da sé. Nella morte l'esserci incombe a se stesso nel suo poter-essere più proprio. In questa possibilità ne va per l'esserci puramente e semplicemente del suo essere-nel-mondo. La morte è per l'esserci la possibilità di non-poter-più-esserci. Poiché in questa sua possibilità l'esserci incombe a se stesso, esso viene completamente rimandato al suo poter-essere più proprio. In questo incombere dell'esserci a se stesso, dileguano tutti i rapporti con gli altri Esserci. Questa possibilità assolutamente propria e incondizionata è, nel contempo, l'estrema. Nella sua qualità di poter-essere, l'esserci non può superare la possibilità della morte. La morte è la possibilità della pura e semplice impossibilità dell'esserci. Così la morte si rivela come la possibilità più propria, incondizionata e insuperabile. Come tale è un'imminenza incombente eccelsa. [...] Questa possibilità più propria, incondizionata e insuperabile, l'esserci non se la crea però accessoriamente e occasionalmente nel corso del suo essere. Se l'esserci esiste, è anche già gettato in questa possibilità. [...]. L'esser-gettato nella morte gli si rivela nel modo più originario e penetrante nella situazione emotiva dell'angoscia. L'angoscia davanti alla morte è angoscia davanti al poter-essere più proprio, incondizionato e insuperabile. [...] L'angoscia non dev'essere confusa con la paura davanti al decesso. Essa non è affatto una tonalità emotiva di 'depressione', contingente, casuale, del singolo; in quanto situazione emotiva fondamentale dell'Esserci, essa costituisce l'apertura dell'Esserci al suo esistere come esser-gettato per la propria fine. Si fa così chiaro il concetto esistenziale dei morire come esser-gettato nel poter-essere più proprio, incondizionato e insuperabile, e si approfondisce la differenza rispetto al semplice scomparire, al puro cessare di vivere e all'esperienza vissuta dei decesso. [...] Un'interpretazione pubblica dell'esserci dice: "Si muore"; perchè in tal modo ognuno degli altri e noi stessi nella forma del Si anonimo possiamo raccontarci: ogni volta non io. Infatti questo Si è il nessuno. [...] Il morire, che è mio in modo assolutamente insostituibile, è confuso con un fatto di comune accadimento che capita al Si. Questo tipico discorso parla della morte come di un "caso" che ha luogo continuamente. Esso fa passare la morte come qualcosa che è sempre già "reale", coprendone il carattere di possibilità e quindi i momenti costitutivi di incondizionatezza e di insuperabilità. Con quest'equivoco l'Esserci si pone nella condizione di perdersi nel Si rispetto al poter-essere eminente che appartiene al suo se-Stesso più proprio. Il Si fonda e intensifica la tentazione di coprire a se stesso l'essere-per-la-morte più proprio. Questo eluderere la morte coprendola domina a tal punto la quotidianità che, nell'essere-assieme, "i parenti più prossimi" vanno sovente ripetendo al "morente" che egli sfuggirà certamente alla morte e potrà far ritorno alla tranquilla quotidianità del mondo di cui si prendeva cura. Questo "aver cura" crede addirittura di "consolare il morente". Vuole riportarlo nell'Esserci, aiutandolo a nascondersi interamente la possibilità di essere più propria, incondizionata e insuperabile. Il Si procura in questa maniera una costante tranquillizzazione nei confronti della morte. In fondo essa non vale solo per il "morente" ma altrettanto per i consolanti. [...] Il Si non lascia sorgere il coraggio dell'angoscia davanti alla morte. [...] Nell'angoscia in cospetto della morte, l'Esserci è condotto davanti a se stesso in quanto rimesso alla sua possibilità insuperabile. Il Si si prende cura di trasformare quest'angoscia in paura di fronte a un evento che sopravverrà. L'angoscia, banalizzata equivocamente in paura, è presentata inoltre come una debolezza che un Esserci sicuro di sé non deve conoscere. [...] Un essere-per-la-morte è l'anticipazione di un poter-essere di quell'ente il cui modo dì essere è l'anticiparsi stesso. Nella scoperta anticipante di questo poter-essere, l'esserci si apre a se stesso nei confronti della sua possibilità estrema. Ma progettarsi sul poter essere più proprio significa poter comprendere se stesso entro l'essere dell'ente così svelato: l'anticipazione dischiude all'esistenza, come sua estrema possibilità, la rinuncia a se stessa, dissolvendo in tal modo ogni solidificazione su posizioni esistenziali raggiunte.


Arriva un momento nella vita
in cui non rimane altro da fare
che percorrere la propria strada fino in fondo.
Quello è il momento di inseguire i propri sogni,
quello è il momento di prendere il largo,
forti delle proprie convizioni.

DESIDERO PORRE UN QUESITO AI MIEI LETTORI
AL RACCONTO DELL'AMORE ATTRAVERSO IL "SE"
SECONDO VOI:
L'AMORE E' UN SENTIMENTO?
L'AMORE E' UN DOVERE?
ASPETTO VOSTRI COMMENTI IN MERITO................

sabato 25 ottobre 2008

Ti vorrei qui,

le tue braccia onde urlanti sul mio corpo fragile;
Il tuo volto, nuovo marinaio perso tra i miei capelli.
Prolungo le ore che lente separano
lo scontro dei nostri occhi.
Pur se tu fossi un miraggio
mi direi felice pellegrina
del tuo sorriso.
Labile diventa la presenza
di chi ascolta desertico
silenzio.
Trema invece la vista

dell'unica oasi che ripetuta
si mostra
ai miei occhi accecati.
Ti vorrei qui
ma asciugo gli spazi
lacrimanti di desideri;
perché è più facile
ridere del pianto
mentre scali il fosso,
piuttosto che sulla cima,
vertice pericolante,
sede di un nuovo incontro.
Ci sei tu alla soglia tra il dolore
e un nuovo incanto.

Ci sono momenti in cui il mio corpo non tende verso niente, fluttuante nella vuota aria dei se; in quei momenti alcune voci trafiggono come aghi appuntiti la mia testa che vibra eccitata come da carezza di mano invisibile. Capisco l’astinenza quando la preferisco ad un’azione fasulla, contorta immagine di perverse mal riuscite ambizioni. Ho la bocca pastosa e gli occhi di un finto cieco mentre ti bacio. Non so dirti che ti amo, eppur non t’ho mai amato. Pregi convincenti adulano i cuori stanchi, così tu sai essere ottimo prestigiatore delle mie ore, destreggiando nelle tue mani rubati sorrisi e rampicanti sguardi. Getto un piede avanti sperando che il pavimento si colori specchiandosi nei tuoi occhi mai verdi come quel prato. Fingo che non sia solo pigrizia, nascondo consapevole questo battito che non scoppia per te nel mio petto e poi chiamo tutto questo, in poetico volo, speranza.

venerdì 24 ottobre 2008


Non capisco perchè
questo tuo sorriso
mi buchi lo stomaco
e l'acidità si scioglie
nella lontananza di uno sguardo
che altrove cerca la vita
scheggiata da attimi sbagliati.
E quel lupo
(maledette zanne feritoie di antichi torri)
stenta a tornare il cucciolo
che sulla neve scaldava
l'amore di orme appena accennate.

Non capisco la confusione
dell'animo trasfuso
in lisci capelli neri,
avvolgono il tuo pallore,
candido confetto
da condividere al mattino
in mani che frugano,
stirano l'abbraccio del mondo.

Non capisco l'intesa
di occhi complici,
del non cedere
al ricordo di come era
e come frega
il gambero che a ritroso nei suoi passi
cammina l'arte di una tela
bianca e l'acquarello
inizia il colore che non macchia.

Capisco l'essenza di un corpo,
profuma le emozioni,
i sentimenti liberano
una rabbia urlata
alla solitudine del vento.

IL SEGRETO

Colui al quale confidate il vostro segreto, diventa padrone della vostra libertà



Un segreto é un segreto. Cioé deve rimanere segreto. Ogni DONNA O UOMO ha dei segreti da custodire. Ma rimarranno protetti, proprio come una vestale che custodisce il fuoco. Volete sapere il segreto del segreto? Semplice. I segreti ci tengono in vita, sono l'aria che respiriamo. Svelarli sarebbe la rovina, la fine di una complicità. I segreti non vanno raccontati, semmai si possono imparare.


Il cammino di una donna implica DIVENIRE,
plasmarsi al soffio del vento,modellarsi al contatto dell’acqua,fortificarsi col fuoco,erigersi sulla terra.
Per fare ciò nella nostra vita occorre ricercare


Un momento da CUSTODIRE,
irrinunciabile,
avere uno spazio e un tempo sacri,per nascere a se stesse:
uno spazio ed un tempo per incontrarsi. .
E creare una riconciliazione
Tra il nostro tempo interno ed esterno
..

… Anima inchiodata
Dalla purezza e dall’amore.
Anima rinchiusa da sbarre.
Sbarre d’egoismo,di crudeltà…

Io non so dove vanno le persone quando muoiono,
ma so dove restano...

RACCONTARE IL CHI SEI

Dimmi chi sei.
No, non dirmi chi sei, dimmi perché tu.
E' nei respiri delle persone che raccogliamo i loro segreti. Nel tuo mi perdo.
Non so perché tu.
Quando cerco di capire la mia mente vacilla, mi affido al cuore. Fedele traditore. Onesto ingannatore.
Io cerco negli occhi della mia donna la risposta alle sue domande. Amo in lei la spontaneità del primo sorriso e del broncio la mattina quando si sveglia.
Amo pensare che anche oggi sarà un giorno in più da dividere con lei.
Ti ho aspettata cinquantatrè anni, sette mesi ed undici giorni, ti ho tenuta con me serbando il segreto delle nostre promesse.
Tu mi hai stretto la mano.

Di troppo amore si muore come della mancanza d'amore. Così dicono.
Ma non credo alle parole che riempiono l'aria.
Credo in te, mia compagna. Nelle parole che non ci diciamo e che arrivano dal nostro passato, dalla vita che anticamente passammo assieme.
Sposi, amanti.

Abbiamo salvato chi eravamo al sicuro l'uno negli occhi dell'altra certi che lo avremmo ritrovato. Superstite di una lunga strada è rimasto sopito tra le pieghe dei nostri pensieri inconsapevole come un fiore nel deserto che attende anni la prima goccia di pioggia per donare il suo colore ad una terra arida.
C'è chi desidera, spinge la propria compagna alla sua libertà e poi soffre nel timore di perderla e non vederla più tornare la sera. Si raccontano che questo è l'amore.
Noi no.
In noi l'amore ha un sapore di salmastro che ricorda le onde che minuto dopo minuto, giorno dopo giorno si infrangono sempre uguali e sempre diverse.
Il nostro amore è come le onde, accarezza dolcemente le nostre vite o si infrange con la forza di un uragano, mai uguale rimane nel tempo.
In noi l'amore ha il profumo di bouganville, stagione dopo stagione cresce, cambia. Tu sei la terra, io l'acqua. Noi siamo la vita.
In noi l'amore ha il colore indefinito del cielo. Ora pallido e fresco di una giornata di maggio, ora nero e carico di neve di una sera d'ottobre.

Mi hai aspettato?
Non importa chi siamo stati in passato, chi abbia accarezzato i nostri pensieri. Adesso posso donare l'unica cosa che posseggo all'unica persona che non vorrò mai possedere.
Al mio fianco per sua scelta in ogni giorno assieme.
Così sarà, così è e così è sempre stato.
Io, tuo compagno voglio decidere di amarti ogni singolo giorno come ti avessi appena vista tra la folla.
E non servono giuramenti o scambi di doni per suggellare chi siamo. Tu ed io siamo noi senza doverlo dichiarare al mondo, senza dover avere il permesso da nessuno.
Tu ed io siamo noi.

mercoledì 22 ottobre 2008

Cosa sai di me?


Piovono applausi
Dietro ai ricordi
Scroscia una pioggia
Strana laggiù,
Cosa sai di me?…
Donna di ieri,
Stanca e struccata,
L'uomo d oggi ti troverà
Cosa sai di me, cosa sai di me?
Cosa mai fa battere il mio cuor?
Un' immagine, forse un modo di…
Cosa sai, di me cosa ne sai?

La banda suona gl' inni di una
Patria lontana sempre di più…
Cosa sai di me?…
E tu, cosa fai qui,
Luce segreta,
Qui cosa fai?
Cosa sai di me… cosa sai di me?
Se tu sai far battere il mio cuor
Sì ma tu di me, cosa sai?
Cosa sai di me, cosa ne sai?

TI AMO??????????????????


Ti amo. Tutto sommato queste due parolette non sono poi così importanti. Voglio dire: lo sono, certo, simbolicamente, ok, sono imprenscindibili, va bene. Ma riflettendoci meglio un “ti amo” sottintende una staticità, un immobilismo ed un’incertezza inquietanti. Ti amo = qui e ora. Non c’è spazio per un futuro troppo lontano nello spietato indicativo presente di un “ti amo”. Oggi ti amo. Domani chi può saperlo. Vuoi mettere invece quanto di più ne può contenere un “non ti lascerò mai” oppure un “ti amerò per sempre”? Minaccioso, eh. Ma è proprio questo il punto: il “non ti lascerò mai” fa paura perché lui non ne ha, di paura. Fa paura perché c’è tanto tempo dentro. Un “non ti lascerò mai” al pari di un “ti amo” non conosce il futuro, eppure a differenza del “ti amo” ha lo slancio deciso dell’ottimismo più sfacciato nel proiettarsi eccitato verso un tempo tendente all’infinito. E’ tanto tempo, l’infinito, ne convengo. Manca il fiato a pensar quanto.

martedì 21 ottobre 2008



Ci sono certi sguardi di donna che l'uomo amante
non scambierebbe con l'intero possesso del corpo di lei

1. Fra i grandi occhi e i visceri
c’è una guerra d’amore,
a causa della quale
il cuore soffre pena.
2. Le sue labbra son scure, è bruna lei,
ma la bocca ha di miele:
quello che delle api
si mostra è il chiaro miele che producono.
3. Caviglie forti, un’ombra sulla luna,
sulle sue guance un vivido rossore:
ella è un ramo che cresce sopra i colli.
4. È bella e tutta adorna; è senza sposo,
e ha denti quali chicchi
di grandine, per lustro e per freschezza.
5. Tiene a distanza con il tratto serio,
benché per scherzo faccia l’amorosa;
e c’è la morte, a mezzo
fra quella serietà e quello scherzo


Ho scelto te


Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell'incanto dell'aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell'arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gìoia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.

sabato 18 ottobre 2008

IL TUO CUORE




Il tuo cuore lo porto con me
lo porto nel mio
non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mio amato;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mio caro.
Non temo il fato
perchè il mio fato sei tu, mio dolce.
Non voglio il mondo, perchè il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l'anima spera,
e la mente nasconde.
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.

IL VERO AMORE

Il vero amore non é né fisico né romantico.

Il vero amore é l'accettazione di tutto ció che é, é stato, sará e non sará.
Le persone piú felici non sono necessariamente coloro
che hanno il meglio di tutto,
ma coloro che traggono il meglio da ció che hanno
.
La vita non é una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come DANZARE NELLA PIOGGIA!
Sii piú gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.

una notte sola
le chiese...... quell'uomo sconosciuto........
una notte sola per possederla....per stringerla.....
una notte infinita.....
in cui riscoprire i piaceri piu' nascosti....
una stanza chiusa al quarto piano di un albergo....
i rumori della città in festa ....
e la luce eil calore di una candela accesa....
attimi che scandiscono il tempo
labbra su labbra..... essenza di gioia e piacere....l'eterna
vibrazione del sesso
quella maledetta voglia che univa due corpi sconociuti....
quella follia di morire...
in u letto ..una sera.
di tanti ani fa.


La sua casa è piena di specchi.... dove poter ammirare la sua vera bellezza....lei la dolce regina ...amante imperfetta di un uomo troppo lontano....ma cosi vicino a lei...al suo cuore.....lei la stella che brilla solo per lui......in un canto silenzioso che non ha piu' fine........ labirinto di un gioco troppo potente da riuscire a finire .......Elizabeth aspetta ancora di sapere il suo destino ...di conoscere la sua strada..e intanto sogna ancora con l amano sul cuore




venerdì 17 ottobre 2008

GRAZIE

VOLEVO ANCORA E PIU' FORTE
RACCONTARE L'AMORE ATTRAVERSO IL SE
100 VISITE IN 7 GIORNI

Alcune persone
trasmettono
la luce.

Altre oscurano tutto.........



La Luce, i significati che assume,
le sensazioni, le suggestioni che suscita in noi.
Forse la prima creatura di Dio, anzi la Luce è Dio.
Dove non arriva, regnano le tenebre, l'oblio.
La Luce è vita, senza di essa non nasce nulla,
non germoglia un seme, non nasce un fiore.

La Luce segna il tempo, scandisce le
giornate dall'alba al tramonto.

E la notte?
La notte, ecco la Luce della luna.
La Luce è speranza, la Luce è la ragione.
Un bimbo appena nato,
una nuova vita data alla Luce,
una nuova Luce.
La Luce di un sorriso, la luce degli occhi.
La Luce che illumina l'anima, e il buio dentro di noi che scompare
.

La Luce siamo noi, senza la luce non c'è vita,
anche se respiriamo ancora,
perché la vita è amore,
perché l'amore è Luce.

Se tu sapessi.
Cosa si agita dietro la tavola del mare calmo.
Se tu potessi aprire in due la mia testa
Riusciresti ancora a pensarmi tuo simile?
Se tu lavassi via lo strato della mia coscienza sporca.

Troveresti i miei intenti malvagi
Se tu potessi togliermi il trucco via dagli occhi.
Forse troveresti una riga diversa
Un rigagnolo di disperazione sgorgata dalle mie viscere
Se tu toccassi veramente il mio corpo
Troveresti le impronte di chi conosci, di chi non conosci,di chi non vorresti conoscere.
Se sapessi ascoltarmi davvero capiresti che non so niente.
Se sapessi sentire davvero sentiresti che non sento niente.
Che ho paura di tutto, ma che niente risolve l’equazione che sta al posto del mio cuore.
Che ti appoggi a me ma che io barcollo
Che ti fidi di me ma io non ho fiducia
Che credi in me ma io non dei , ne santi, ne idoli.
Ho solo il blu sopra la testa e il giallo delle foglie sotto i piedi.
Ho solo due gambe che finché mi tengono allora va bene.
Ho solo il cuscino a tenermi i pensieri la sera quando ognuno si rannicchia dentro.
Le sue scomodità segrete
Ho solo la strada davanti e non ho tempo per guardare dietro.
anche se c’è un mano dietro la schiena che mi tira il maglione .
Se tu sapessi tutto questo
Non saresti più solo.

giovedì 16 ottobre 2008

Una donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo e di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti ..........

Le seduttrici sono un prodotto del desiderio e, se appaiono temibili, è perché il desiderio è accompagnato dalla paura della punizione"

Nella antica Russia gli uomini temevano della mente femminile. La reazione difensiva maschile è molto nota.
Mentre i teologi discutevano se la donna ha l'anima o no, quasi tutti i "grandi uomini" hanno dato un contributo di disprezzo e disgusto in un discorso sulla mente femminile.

PENSIERO VELOCE L'AMORE


La felicità non sta nell’essere amati: questa è soltanto una soddisfazione di vanità.
La felicità sta nell’amare.”

I PRINCIPI

1) Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio.
2) Quando perdi, non perdere la lezione.
3) Segui sempre le 3 "R": Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
4) Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.
5) Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.
6) Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.
7) Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.
8) Trascorri un po' di tempo da solo ogni giorno.
9) Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.
10) Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.
11) Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.
12) Un'atmosfera amorevole nella tua casa dev'essere il fondamento della tua vita.
13) Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.
14) Condividi la tua conoscenza. E' un modo di raggiungere l'immortalità.
15) Sii gentile con la Terra.
16) Almeno una volta l'anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.
17) Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l'uno dell'altro.
18) Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.

lunedì 13 ottobre 2008


Quante parole mi rimbombano nella mia testa,
quante immagini, quanti sogni..quanti desideri
sembro a un passo ogni volta dal poterli raggiungere
ma puntualmente l oggetto del mio desiderio proprio in quell istante
in quel momento, quando sa che la mia mano sta per afferrarlo,
si diverte a giocare a nascondino,si fa beffa di me,
e tutto ricomincia da capo come un gioco senza fine....
fino a quando?
io voglio afferrare tutto quello che desidero
io voglio prendere tutto quello che sogno,
ormai da tempo,
voglio raccogliere la mia semina,sara' un bel raccolto di sicuro, fatto di fatica,
di sudore della fronte, di lacrime,di pensieri maturati nel tempo....
voglio fermarmi, voglio godere delle piccole cose e condividerle..
magari con te...quelle che gia ho condiviso fin ora mi sono piaciute
anche se sono state piccole cose, ma siamo entrati a far parte della vita dell altro...
io voglio di piu, ne voglio sempre di piu, di piu grandi, di piu profonde.....
nn voglio farti capire cosa voglio
cercami
chiamami
guardami
baciami
assaporami
senti il mio profumo.....
e amami senza nessun timore......

domenica 12 ottobre 2008

aria e amore di te



odore di te
la stanza ne è pregna
hai quel vestitino che adoro, e tu lo sai
sguardi, ammiccamenti, sorrisi
ti bacio, mi piace baciarti, stringerti, accarezzarti... sentire la tua pelle sulle mie palpebre mentre sfiorano il tuo corpo
adoro godere dei tuoi seni
adoro le tue mani su di me
mi piace pensare a dei maestri vasari che modellano la creta con le mani producendo una danza infinita e che, per incanto, fanno nascere un oggetto che verrà impreziosito con cura maniacale
noi siamo quegli abili arigiani, i nostri corpi gli oggetti... le nostre anime il cesellamento
turbinio di sensazioni, macedonia di sapori
l'aria è ebra dei nostri odori, dei nostri profumi
il tempo è fermo
gode a guardarci senza muoversi


Mi piace il mio corpo quand'è col tuo
corpo. È una cosa tanto nuova.
Muscoli meglio e nervi di più.
mi piace il tuo corpo. mi piace quel che fa,
e il come. Mi piace sentir la sua spina
dorsale, le sue ossa e il tremolante
-liscio- sodo che bacerò
ancora ancora e ancora
di te mi piace baciare questo e quello,
mi piace, lentamente accarezzare, il folto
elettrico pelo, e quel che viene a carne
che si separa... E occhi grandi briciole d'amore,

e forse mi piace il brivido

di sotto me te così nuova

Passate le 3000 visite.
Il modello del blog è cambiato, ma il contenuto
rimane uguale ........
ILVINTES VI ASPETTA
Per tanti nuovi racconti dell'amore attraverso il SE

visite

VOLEVO RINGRAZIARE
PER LE 3000 VISITE
AL BLOG
IL RACCONTO DELL'AMORE ATTRAVERSO IL SE
chi non ama raccontare invito a chiederne la rimozione

E ANCHE TUO CHE LEGGI CHE SCRIVI
GRAZIE DI CUORE
IL VINTES

venerdì 10 ottobre 2008

il profumo

Capi subito qual'era la fonte di quell'odore..la fonte era la fanciulla. Per un attimo fu talmente confuso che credette di non aver mai visto in vita sua una cosa cosi bella come quella fanciulla.
il suo sudore aveva un profumo fresco come la brezza del mare, il sebo dei suoi capelli dolce come olio di noce, il suo sesso come un mazzo di ninfee bianche , la pelle come fiori d'albicocco... e l'insieme di tutte queste componenti dava un profumo così ricco, così equilibrato, coaì affascinante che tutto ciò che aveva annusato fino ad allora in fatto di profumi , d'un tratto divenne puro non senso. Centinaia di migliaia di odori sembravano non valere più nulla di fronte a quest'unico odore. Era la pura bellezza.per lui fu chiaro che che senza quel profumo la sua vita non aveva più alcun senso. Doveva conoscerlo fin nei minimi dettagli, fin nell'ultima e più minuta delle sue particelle: ricordarlo soltanto non gli bastava. Voleva imprimere come un marchio questo profumo da apoteosi nel caos della sua anima, analizzarlo con la massima esattezza e da allora in poi pemsare , vivere , annusare soltanto secondo le strutture interne di questa formula magica.
Si avviò lentamente verso la fanciulla, sempre più vicino finchè, sotto la tettoia, si fermò a un passo dalle sue spalle.
Lei non lo udì.
aveva i capelli rossi e un vestito grigio senza maniche. Le sue braccia erano di un bianco candido , e le mani erano gialle per il succo delle mirabelle tagliate. lui stava curvo sopra di lei e aspirava il suo odore ora totalmente puro, cosi come saliva dalla sua nuca, dai suoi capelli, dalla scollatura del suo vestito, e lo lasciava scorrere dentro di sè come una lieve brezza .Non si era mai sentito così bene......
.... in terra tra i noccioli delle mirabelle, le strappò il vestito e il flusso di profumo divenne una marea che lo sommerse con la sua fraganza.Affondò il viso nella sua pelle e passò le sue narici dilatate dal ventre al petto, al collo , sul suo viso sulle sue cosce sulle gambe bianche . S'imbevve di lei dalla testa ai piedi, raccolse gli ultimi resti del suo odore sul mento, nell'ombelico e tra le pieghe dell'incavo del gomito. Quando l'ebbe annusata fino allo sfinimento, restò accovacciato accanto a lei ancora un momento per riprendersi.. Era stracolmo di lei...."



Se sogni labbra da lambire e baciare…

Se scorgi in esse la beatitudine e la letizia…

Se resti stordito dinanzi alle sfumature dell’Amore…

Non indugiare un istante di fronte a qualsiasi impedimento.

Sfida la vita…affronta impavido il tormento e sconfiggi la sofferenza.

Vedrai che la gioia e la serenità allieteranno il Tuo cuore.

Perché il Tuo cuore, sarà Felice solo se potrà rincorrere i suoi sogni


Riposa la testa dove c'era il mio cuore
Tieni la terra alta su di me
Stenditi sull'erba verde
Ricorda quando mi amavi

Vieni più vicino non essere timido
Resta sotto al cielo piovoso
La luna si sta alzando
Pensa a me come a un treno che va


Scosta quei cardi e i rovi
Fischietta 'Didn't He Ramble'
Adesso non sono che una bolla
E fluttuo dentro di te


Resta al riparo della mia ombra
Ora le cose sono fatte di me
Il tempo lo dirà invano
Che oggi odora di pioggia.

Dio ha preso le stelle e le ha lanciate
Non distinguo gli uccelli dai bocciòli
Non ti libererai mai di me
Perchè Lui di me farà un albero

Non dirmi addio
Descrivimi il cielo
E se il cielo cade, segnati le mie parole
Cattureremo uccelli di carta.

Riposa la testa dove c'era il mio cuore
Tieni la terra alta su di me
Stenditi sull'erba verde
Ricorda quando mi amavi.




martedì 7 ottobre 2008

LASCIO A TE PENSARE

Sei entrata, prepotentemente,
nella mia anima fortificata.
Hai abbattuto ogni difesa e hai conquistato il mio sguardo attento.
Senza nessuna clemenza,
senza nessun mistero e ciò che un tempo era soltanto mio
ora è Tuo.
Ti guardo,
mai fui infranto in modo più deciso.
Ti aspetto, ogni giorno,
e quando non ci sei temo la tua lontananza.
Ti spandi dentro di me come fuoco che brucia,
mi fai crollare senza scampo,
perché nella mia anima
hai costruito il tuo impero.
Per non lasciarmi mai più libero...

DUE POST DEDICATI A L'AMORE DEL CORPO

L'intreccio nei corpi dischiusi
Sublimazione della violenza
Poesia della rabbia illuminata in abbraccio
Angeli e demoni s'incontrano nel velo scarlatto
Sul ciglio delle palpebre strette dalla paura
Come le labbra d'un bacio sul patibolo.
I corpi dispari e differenti
Ed altri mondi s'incontrano nella lotta

Danzano con eguale grazia e potenza
Senza incontrarsi mai.
Lei è bella come la morte
Lui è la morte e stringe nel pugno la sua paura.
Il fondo dell'anima è un circo immondo di furie
Un vuoto ritorto nell'oscurità dei sogni languidi
Incubi capricciosi e finestre.
I corpi sono animali
Domandano al vento l'odore della speranza.


Due corpi, uno di fronte all'altro,sono a volte due onde e la notte è oceano. Due corpi, uno di fronte all'altro,sono a volte due pietre e la notte deserto. Due corpi, uno di fronte all'altro,sono a volte radici nella notte intrecciate. Due corpi, uno di fronte all'altro,sono a volte coltelli e la notte lampo.

domenica 5 ottobre 2008


E' la parola amare a cui non riesco dare consistenza.
Mi sembra sconosciuta, e irreale.
Mi chiedo spesso cosa si prova ad amare sino alla pazzia.
Essere travolti, anestetizzati da Lei, la donna della tua vita.
Al suo pensiero sentire che il corpo diventa pesante, faticoso da trasportare, e la gioia interna di volersene liberare.


Tu mi portasti un po’ d’alga marina
nei tuoi capelli, ed un odor di vento,
che è corso di lontano e giunge grave
d’ardore, era nel tuo corpo bronzino:
- Oh la divina
semplicità delle tue forme snelle -
Non amore non spasimo, un fantasma,
un'ombra della necessità che vaga
serena e ineluttabile per l'anima
e la discioglie in gioia, in incanto serena
perché per l'infinito lo scirocco
se la possa portare.
Come è piccolo il mondo e leggero nelle tue mani

venerdì 3 ottobre 2008

un po cosi


Ci sono quattro strade che possono portarti dove vuoi andare.
La prima ti conduce dove ti manda il tuo primo pensiero.
Non è la strada giusta. Rifletti un poco.
Affronti allora la seconda.
Rifletti nuovamente ma non scegli ancora.
Finalmente, alla quarta riflessione tu sarai sulla strada giusta.
Così non rischierai più nulla.
Qualche volta, lascia passare una giornata prima di risolvere il tuo problema.


Sogno decadente
che precipita dritto fra i miei pensieri
come se si buttasse da un trampolino
adatto a tuffi di alta classe
sento fremere desideri
fuoco/acqua
dentro me viaggiano
su di un unica autostrada di emozioni
lecco la mia anima riflessa
e sento in lei ciò che sono io
santità perduta
sono persa nelle mie blasfemie
mentre vibrerò sulle tu musiche
e danzeremo]

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