venerdì 24 ottobre 2008

RACCONTARE IL CHI SEI

Dimmi chi sei.
No, non dirmi chi sei, dimmi perché tu.
E' nei respiri delle persone che raccogliamo i loro segreti. Nel tuo mi perdo.
Non so perché tu.
Quando cerco di capire la mia mente vacilla, mi affido al cuore. Fedele traditore. Onesto ingannatore.
Io cerco negli occhi della mia donna la risposta alle sue domande. Amo in lei la spontaneità del primo sorriso e del broncio la mattina quando si sveglia.
Amo pensare che anche oggi sarà un giorno in più da dividere con lei.
Ti ho aspettata cinquantatrè anni, sette mesi ed undici giorni, ti ho tenuta con me serbando il segreto delle nostre promesse.
Tu mi hai stretto la mano.

Di troppo amore si muore come della mancanza d'amore. Così dicono.
Ma non credo alle parole che riempiono l'aria.
Credo in te, mia compagna. Nelle parole che non ci diciamo e che arrivano dal nostro passato, dalla vita che anticamente passammo assieme.
Sposi, amanti.

Abbiamo salvato chi eravamo al sicuro l'uno negli occhi dell'altra certi che lo avremmo ritrovato. Superstite di una lunga strada è rimasto sopito tra le pieghe dei nostri pensieri inconsapevole come un fiore nel deserto che attende anni la prima goccia di pioggia per donare il suo colore ad una terra arida.
C'è chi desidera, spinge la propria compagna alla sua libertà e poi soffre nel timore di perderla e non vederla più tornare la sera. Si raccontano che questo è l'amore.
Noi no.
In noi l'amore ha un sapore di salmastro che ricorda le onde che minuto dopo minuto, giorno dopo giorno si infrangono sempre uguali e sempre diverse.
Il nostro amore è come le onde, accarezza dolcemente le nostre vite o si infrange con la forza di un uragano, mai uguale rimane nel tempo.
In noi l'amore ha il profumo di bouganville, stagione dopo stagione cresce, cambia. Tu sei la terra, io l'acqua. Noi siamo la vita.
In noi l'amore ha il colore indefinito del cielo. Ora pallido e fresco di una giornata di maggio, ora nero e carico di neve di una sera d'ottobre.

Mi hai aspettato?
Non importa chi siamo stati in passato, chi abbia accarezzato i nostri pensieri. Adesso posso donare l'unica cosa che posseggo all'unica persona che non vorrò mai possedere.
Al mio fianco per sua scelta in ogni giorno assieme.
Così sarà, così è e così è sempre stato.
Io, tuo compagno voglio decidere di amarti ogni singolo giorno come ti avessi appena vista tra la folla.
E non servono giuramenti o scambi di doni per suggellare chi siamo. Tu ed io siamo noi senza doverlo dichiarare al mondo, senza dover avere il permesso da nessuno.
Tu ed io siamo noi.

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