venerdì 17 ottobre 2008

Se tu sapessi.
Cosa si agita dietro la tavola del mare calmo.
Se tu potessi aprire in due la mia testa
Riusciresti ancora a pensarmi tuo simile?
Se tu lavassi via lo strato della mia coscienza sporca.

Troveresti i miei intenti malvagi
Se tu potessi togliermi il trucco via dagli occhi.
Forse troveresti una riga diversa
Un rigagnolo di disperazione sgorgata dalle mie viscere
Se tu toccassi veramente il mio corpo
Troveresti le impronte di chi conosci, di chi non conosci,di chi non vorresti conoscere.
Se sapessi ascoltarmi davvero capiresti che non so niente.
Se sapessi sentire davvero sentiresti che non sento niente.
Che ho paura di tutto, ma che niente risolve l’equazione che sta al posto del mio cuore.
Che ti appoggi a me ma che io barcollo
Che ti fidi di me ma io non ho fiducia
Che credi in me ma io non dei , ne santi, ne idoli.
Ho solo il blu sopra la testa e il giallo delle foglie sotto i piedi.
Ho solo due gambe che finché mi tengono allora va bene.
Ho solo il cuscino a tenermi i pensieri la sera quando ognuno si rannicchia dentro.
Le sue scomodità segrete
Ho solo la strada davanti e non ho tempo per guardare dietro.
anche se c’è un mano dietro la schiena che mi tira il maglione .
Se tu sapessi tutto questo
Non saresti più solo.

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