Vitrei sguardi d'anime assenti
passeggiano per le vie del centro
e gelide mani d'albero
afferrano il vento tremante
che impavido e veloce corre.
Alto uomo con cappotto nero
svetta tra la folla dei pedoni
e il suo cappello quasi arraffato
dalle gelide mani d'albero
quasi ossute presenze invernali.
Gialla e rossa una foglia danza
leggera e divertita sul marciapiede bagnato
ed ecco di nuovo l'impetuoso vento
la rapisce nel suo ballo di spavento
per abbandonarla malinconica sulla via.
Passi strisciati, passi pesanti, passi
nel viale depredato dall'inverno e
sconvolto dal vento, in un sontuoso
lungo cammino di foglie ammassate
come dimenticate da invisibili passanti.
Un merlo nero pece, becca sulla corteccia
e con balzo agitato vola penetrante
tra le gelide mani d'albero scioccate
dal suo impavido volare frenetico
mentre il vento si allontana rumoroso.
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