Non lasciarti incantare
dal pieno e turgido seno
né dalle morbide curve dei fianchi
Non lasciarti bruciare
dal fuoco che arde
né dal nettare che aspergo
Non amarmi
queste coppe secernon veleno
e l’inquietudine trasformerò in terrore
quando le cosce stringerò
ai tuoi fianchi
Non amarmi
corri lontano dall’ingannevole canto
fa’ sì
che le parole cadan nel vuoto
dimentica le turbative del corpo
e impara
Non amarmi
non voltarti e fuggi
prima che sia troppo tardi
prima che come mantide
trafigga e fagociti quel che resta di te
Non amarmi
se ancora lo puoi
non son femmina che tu possa amare
né ardore che tu possa placare
o follia che tu possa sedare
Non amarmi
niente ormai più mi appartiene
delirio che imbriglia e incatena
padrone si è fatto di me.
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