martedì 30 giugno 2009


Posso prendere il tuo animo?

Cucirlo di parole indolenti di forma

legarle con fili d’edera e provare

a spiegarti che nei tuoi occhi

non so trovare più poesia?



Ti chiedo scusa, poeta

lo prendo in prestito, quel tuo cuore,

lo spezzerò e durerà solo un istante

quel tonfo ridondante di dolore.

Poi mi adagerò al suolo,

Medea di questo Amore,

e mi farò come di notte la pioggia:

leggera e malinconica.

Dai teatri di ferocia
- e dei furori-
dai tramonti lacerati di quei tempi
(tanti tempi,
tante sevizia)
si era poi finiti
- simile a un atto di perdizione-
nel regno inclemente e meschino
dell'amore...
( ... Io l'avevo profetata,
l'affezione triste!...)
Non restava
che fare assegnamento
su quelle certe eccitazioni,
nel toccare una carne
nella propria carne:
gli incordamenti,
le dislogazioni,
quel formicolio di pelle in pelle,
e per ogni dove i segni del corrotto,
le enumerazioni dei sintomi, i medesimi
( e quella furia nelle sommessioni,
alle vicinanze- infette-.)
Era stato poi
come un ristagno,
il loro fatidico silenzio,
e in un olezzo da affogati,
( cose, oh, cose...
cose da far récere i cani)
a forse infondere
alla città morta
quella fatale frenesia,
una apocatastasia,
e pure con certi inequivocabili segni,
quelli degli ossidi finali.

lunedì 29 giugno 2009

Vado per il tuo corpo come per il mondo,
il tuo ventre è una spiaggia soleggiata,
i tuoi seni due chiese dove il sangue
celebra i suoi misteri paralleli,
i miei sguardi ti
coprono come edera,
sei una città che il mare assedia,
una muraglia che la luce divide
in due metà color di pesca,
un luogo di sale, roccia e u
ccelli
sotto la legge del meriggio assorto,

vestita del colore dei miei desideri
vai nuda come il mio pensiero,
vado pei tuoi occhi come per l'acqu
a,
le tigri bevono sogni in quegli occhi,
il colibrì si brucia in quelle fiamme,
vado per la tua fronte come per la l
una,
come la nube per il tuo pensiero,
vado per il tuo ventre come per i tuoi sogni,

la tua gonna di mais ondeggia e canta,
la tua gonna di cristallo, la tua gonna d'acqua,
le tue labbra, i capelli, i tuoi sguardi,
tutta la notte goccioli, tutto i
l giorno
apri il mio petto con le tue dita d'acqua,
chiudi i miei occhi con la tua bocca d'acqua,
sulle mie ossa gocci
oli, nel mio petto
affonda radici d'acqua un albero liquido,

vado per la tua strada come per un fiume,
vado per il tuo corpo come per un bosco,
come per un sentiero nel monte
che in un brusco abisso finisce,

vado per i tuoi pensieri assottigliati
e all'uscita dalla tua bianca fronte
la mia ombra abbattuta si strazia,
raccolgo i miei frammenti uno a uno
e proseguo senza corpo, cerco tentoni,






domenica 28 giugno 2009


Leggerò il mio scrivere
finché le parole avranno
nella tua canzone musica, quella
.
che dai tuoi occhi
guarderà il sole abbandonarsi al mare
.
levando l’abito al tramonto
per vestire questa mia notte
.
quando, respirerò
nella serenità delle tue carezze
il vento
.
in questo silenzio
che mi lascia solo, tra profumi sparsi
della lontananza.


Archè Sia la dolcezza sia. I pensieri nuovi sono i nostri vecchi sogni rimossi, rinunciati ridotti, non perseguiti non insistiti non creduti. I nostri sogni sono le nostre superbie orgogli privilegi, tutto ciò in cui volevamo essere unici speciali esclusivi regali il meglio di noi. Invece… ci siamo ridotti servi poveri tra i poveri per paura di essere il tanto il tutto che, comunque, siamo.


Stringimi in questa notte che gela l'anima. Trattienimi ancora nel tuo respiro. Chiudimi in un abbraccio senza tempo Sfiorami come farfalla sul fiore. Scioglimi come fiamma ch'arde la candela. Sono creta tra le tue mani, bacio sulle tue labbra, sibilo nel silenzio. Sono carezza di Primavera e neve d'Inverno, sei vento d'Autunno e magia d'Estate. Siamo destini intrecciati schegge di Vita senza ritorno. E quando tramonta il giorno... Conducimi oltre il sogno di Amarti voglio Essere con te per Sempre.


Ascolto una musica che non c’è
E vive dentro me;
il giorno cresce nei miei pensieri
con la notte che regna nei sogni.
Ascolto
I passi di un sonetto
Seguendoli tra le rime
Di un canto
E
I cui versi toccano il mio cuore.
E’ una musica
Cantata
Per seguire più in profondità i tuoi sentimenti
Quel sole che vive in me,
al centro…
nel cuore delle emozioni,
ci sei tu......

mercoledì 24 giugno 2009


Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro.

Seduta alla riva di un fiume ,scorre l'acqua tra le mie dita .
I miei occhi percorrono i miei ricordi ,vedo il tuo viso ,riflesso nella limpidezza delle acque.

Una lascrima scende e il fiume si lamenta ,non accetta intrusi ,poi mi guarda e mi sorride,mi schizza ,mi strappa un sorriso.

Amore ,t'amo piu del mio vivere,

sei il sangue che scorre nel mio vivere

il respiro chiuso nel mio sospiro

il desiderio di notti attese

Amore è follia ,si può amare e perdersi

nella ragione? .

Chiusa in gabbie senza lucchetti

fermo il tempo .

Attendo e sogno una realta che

regalo a te per un tuo sol si


Non oso volgere lo guardo al cielo

lui cattura la mia anima

Schiarisce il buio delle mie notti

perdo la tue carezze

il mio amare.

Siamo uccelli liberi ,

siamo angeli neri

perse le ali ,navighiamo ,

ci cerchiamo in un cuore.

Siamo bradelli di risa

danziamo nelle calde notti

e ci ritroviamo ,

ci cerchiamo,

ci amiamo.

Dormienti nelle nostre lacrime

noi ci apparteniamo.

domenica 21 giugno 2009

DEDICA PER IL SE



Forse ci sarà un luogo dove noi ci dovremmo incontrare di nuovo. Un luogo silenzioso, senza spazio o tempo. Ci guarderemo nei gli occhi come fanno le stelle dentro i pozzi di notte. Ci guarderemo negli occhi e saremo così lontani e così vicini. Non ci sarà bisogno di parlare, sarà tutto chiaro perchè le nostre sensazioni saranno scritte sulla pelle, saranno dipinte negli occhi. Perchè a volte le parole non riescono a spiegare, perchè a volte le parole sono innocue bugie piccole e leggere come gocce di pioggia. Allungheremo una mano sul viso dell'altro per assicurarci che sia tutto reale e allora ci stupiremmo di toccare in realtà noi stessi. Poi le labbra disegneranno percorsi di fremiti e sussurri. Percorsi liquidi e privati nella nostra intimità ritrovata. Noi non siamo stati mai lontani perchè le stelle si riflettono nei pozzi fino a che un giorno cadono e si bagnano dentro quell'acqua da prima solo accarezzata con gli occhi. E' l'evoluzione naturale dei sentimenti, tutto prima o poi accade. Bisogna solo scegliere il luogo dove incontrarsi.
O forse è il luogo che sceglierà noi.



ONLY
F.I


Nella mia solitudine della notte
le orme
mi seguono passo dopo passo.
Il pensiero
nel silenzio più profondo
interrotto
dal fruscio incessante delle onde del mare
ad accompagnar i miei passi.

Un ombra la luna proietta nel mare
che qua
si a festa ondeggia
nel veder le mie orme
solcate sulla nuda sabbia
di una notte d’estate.

Le stelle quasi a tenermi compagnia
mi sfrecciano accanto
in questa notte di ma
gica solitudine
dove il pensiero diventa sogno.

Quante orme sulla sabbia
in questa ma
gica notte
rivedo al primo raggio di sole
che mi riporta alla realtà, lasciando
solo il pensiero di quest
o ondeggiar del mare
che un gabbiano coglie...
quasi a rubar dalla mia mente
per portarlo chissà dove.

Lui sa dove portar quel mio pensiero
di questa magic
a notte.


Felicità

è perdersi

nei tuoi occhi

nel tuo sguardo

che mi ipnotizza

nel tuo sorriso

che mi rapisce

nei tuoi fianchi

che mi ubriacano

nelle tue mani

che mi mancano

sabato 20 giugno 2009

VOGLIO!




Tu lo sai... io lo so! E' un rincorrersi piano... un riprendersi lento... un abbandonarsi forte... senza perdersi mai! E' conoscersi, riconoscersi... allontanarsi e ritrovarsi! E' cercarsi un po', per fingere indifferenza.... per esplorare il desiderio... per fermarsi in tempo... per fermare il tempo! Tu lo sai... io lo so! Voglio sentire il tuo fiato sul collo... voglio respirare nella tua bocca... voglio toccare la tua anima con la mia... voglio perdermi fra le tue mani... voglio che ti perdi nei miei occhi... voglio pagare la mia arroganza.... voglio sentirti dentro... voglio entrarti dentro! Per una volta .... voglio! E so.. che anche Tu vuoi!

lunedì 15 giugno 2009



Non smetto mai di pensarti. Tu che fai battere forte il mio cuore, che sei la cosa più bella che mi sia capitata. Tu che mi hai fatto conoscere la felicità, con degli occhi che mi fanno sognare. Tu sei il solo su cui posso contare, che sai farti amare. Tu che colori la mia vita, tu solo dovrei ringraziare, sei entrato nel mio cuore non abbandonarmi perché, mio dolce e unico amore, io ti amerò come nessuno mai potrebbe...


Nel silenzio dell’alba,
indefinito ….
È….
Il sussurro del vento.
E’,
un’esplosione l’emozione che sento.
Nel silenzio del nuovo giorno,
non c’è bisogno di parole.
Chiudo gli occhi.
E….
Ascolto il canto melodico…
della tua essenza in me.
Il tutto diviene uno,
contemplando…
La bellezza
che invisibile è agli occhi,
ma che il cuore…
Vede.
Palpabile sei nell’aria che respiro,
riempiendo ancora una volta.
L’Anima Mia.
Grazie


Lasciati accarezzare dalle mie labbra trascinandomi dentro te. Non ne sprecherò nessuno e mai te ne manderò come un banale saluto. "Un bacio" è una parte di te, è una parte di me, siamo solo noi, veri.

ESSENZA


Entro nella tua vita,
fermo tra l’anima e il cuore
pervaso dai tuoi pensieri rumorosi,
mi muovo a stento nel tuo passato denso e melmoso
ma spinta da una forza nuova che ti circola furiosa.

Mi perdo nei grandi spazi
dentro di te,
trovo un posto,
sento l’eco delle tue emozioni
inspiro avida l’odore
scivolo su sentimenti liquidi,
attingo nella tua anima pulsante,
ti uso i pensieri,
mi impolvero,
mi coloro,
mi sfamo.

Cerco un lembo per chiudere questo amore,
fisso un margine per non farlo strabordare,
la tua essenza mi avvolge,
e io lascio che mi filtri dentro.

domenica 14 giugno 2009


Io e te in ogni spazio e tempo
nelle brame di corpi
privi di ragione siamo.
Simboli di un estremo,
peso e sostegno,
linfa e vena.
Composti da senso e passione.
Entrambi prede
di un intima allucinazione.
Alienati nel vortice
in una sensuale azione.
Scambio cruento di ricerca…
… intimo predominio,
sapore ultrasensoriale.
Io…te…oramai nell’eterno di un attimo
siamo uno…Indivisibili!

Apice


Corre la vita come una corsa pazza dove non si sa dove finisce, si annaspa per non cadere,nella malinconica solitudine. L’ egoismo che sovrasta tutto senza risparmiare nulla. Guardare dietro le nuvole, si addensa il rimorso e la voglia di chiedere perdono, quasi alla fine della nostra misera esistenza ove nulla più ha importanza.

sabato 13 giugno 2009

UN AMORE TANTRICO


Il Tantra fa appello alle energie del corpo umano che per lo più la gente dissipa in esercizi senza scopo e 'ricreativi'. Il Tantra è impegnato a coltivare i piaceri della vita, che sono il suo stesso fondamento, e che per lo più la gente bandisce. Il Tantra non dice "Astieniti da ogni godimento, mortifica la carne ed obbedisci ad i comandamenti di un Dio-Padre geloso", dice invece "Innalza il tuo godimento fino al massimo del suo potere, e poi usalo come propellente spirituale". Il Santo tantrico è pazzo di felicità e ruota gli occhi arrossati di vino, siede su cuscini di seta circondato da opere d'arte e mangia carne di porco cucinata con spezie e pepe. Alla sua sinistra siede una fanciulla esperta nelle arti d'amore, che beve con lui; entrambi si abbandonano più volte in estatici rapporti sessuali. Lui continua a suonare la sua vina (uno strumento a corde) e canta poesie. Egli ha dovuto rompere ogni residuo attaccamento a tutte quelle attitudini convenzionali che aveva in passato. E' impegnato a risvegliare e stimolare tutte le energie che riesce a scoprire nel proprio corpo per raggiungere l'illuminazione. Il tantrista che si mette seduto per eseguire il suo rituale, comincia collocandosi al centro del suo mondo. Dapprima visualizza la terra, i suoi continenti e i suoi mari, come un immenso disco piatto, un mandala, che si stende intorno a un colossale picco montano posto al centro, il mitico Monte Meru, simile a un alto pinnacolo dell'Himalaya. Intorno a questo disco dispone le orbite circolari dei pianeti e le costellazioni coi loro moti apparenti, forse visualizzandole in forma di divinità antropomorfiche. Per lui i cieli, che consentono l'umana misura del tempo, sono una funzione importante della facoltà creativa cui lui stesso partecipa; per osservarli può elevare la sua mente a un senso dell'immensità di ciò che, insieme, venera ed è. Il tantrista ha un interesse profondo per l'astronomia e l'astrologia, e studia sempre i diagrammi temporali che riguardano gli eventi significativi della sua vita. Nella fase successiva il tantrista identifica la colonna centrale interna della sua spina dorsale (chiamata Sushumna) con l'asse centrale del Monte Meru, divenendo egli stesso il centro intorno a cui si muove l'intero circuito del suo mondo. Il cosmo e l'uomo sono così identificati: i centri dei singoli individui sono intrinsecamente lo stesso centro. Armato di altri diagrammi ora il tantrista si prepara ad analizzare quel mondo e scopre che tutte le energie che lo compongono e vi fluiscono provengono dalla sua stessa struttura sensuale e mentale. Può così farle convergere nel punto più basso delle 'ruote' (chakra) o "fiori di loto" del suo corpo sottile. Questo suono è il simbolo che esprime la verità più remota e sottile del Tantra. E' la forma udibile del mantra indiano e antico più potente: Om. Perchè il Tantra, come ogni scienza positiva, riconosce che la struttura di tutte le cose, anche quelle apparentemente più dense, è connessa a un ordine di vibrazioni che per l'intelletto umano è simboleggiato dal suono. E le funzioni ritmiche (il battito del cuore, il respiro, il ricambio cellulare) strutturano la vita e il senso del tempo di ogni essere animale. Le differenze e le interezioni tra le cose materiali come noi le sperimentiamo hanno le loro radici nei tipi di interferenze prodotte tra le frequenze combinate delle vibrazioni. Om è il suono che, se usato correttamente, può unire e armonizzare tutti quei campi d'azione della dea generatrice. Con esso il seguace del Tantra giunge al compimento della sua meditazione e devozione. Finalmente può imparare come trasmettere l'armonizzante Om facendolo risuonare fino alla cavità cristallina della sua spina dorsale sottile, e aprire l'intero suo corpo a quell'energia originaria che, allora, scorrerà dentro di lui passando per la sommità del suo capo.

venerdì 12 giugno 2009

nudo di donna



Sei ore così per pochi franchi. Ventre tette e culo alla luce della finestra, mi succhia via il colore. Ancora un po' a destra, Madame. E prova a star ferma. Sarò rappresentata analiticamente e appesa in musei importanti. I borghesi rimarranno di stucco davanti a un 'immagine così di una puttana di fiume.La chiamano Arte. Sarà. Lui si preoccupa del volume dello spazio. Io del prossimo pasto. Stai dimagrendo, Madame, così non va bene. I miei seni sono un po' calati, lo studio è freddo. Nei fondi del tè vedo la Regina d'Inghilterra che osserva le mie forme. Magnifica, mormora passando oltre. Mi viene da ridere. Lui si chiama Georges*. Mi dicono che sia un genio. Certe volte non riesce a concentrarsi e si indurisce al mio calore. Mi possiede sulla tela mentre affonda il pennello più volte nei pastelli. Che piccolo uomo, non hai soldi per le arti che vendo io. Tutti e due poveri, ci guadagniamo il pane come possiamo. Gli chiedo perché lo fai ?Perché devo. Non c'è altra scelta. Basta chiacchiere. Il mio sorriso lo confonde. Questi artisti si prendono troppo sul serio. Di notte mi sazio di vino e ballo attorno alle sbarre. Quando è finito me lo mostra orgoglioso, s'accende una sigaretta. Dico dodici franchi e prendo lo scialle. Non sembro neppure io.

giovedì 11 giugno 2009


Sei un soffio di vento
che addosso mi piace sentire
carezzevole, passionale
e in quel profumo abbandono i miei sensi,
nel tremore mi perdo e attendo
Spirali di sensazioni
emozioni celate
sento arrivare da lontano
il tuo respiro,
il tuo odore sento che sale
vicino ti sento,
del mio cuore il battito spezza il silenzio
Apro le braccia ed il mio seno
dove la testa e le labbra poggi,
si , siamo vicini,
di abbracciarti sento il desiderio
del tuo corpo, delle tue labbra,
dolce sensazione,
tu mi confondi, quasi fra le tue braccia mi sento..
offro le mie labbra al tuo sapore, morbide mi baciano e
fuoco accendono, le mie labbra sfiorano le tue,
il calore della tua presenza mi inebria,
il mio respiro ti riscalda.


Guardarti negli occhi,
un fremito..intenso,
sguardo si posa sulle tue labbra,
potrei guardarti in fondo ed
assaporare il tuo sguardo su di me.
Belle labbra direbbero i tuoi occhi,
ti avvicini sempre più
ed io attonita, ferma, aspetto
che si posino su di me
Sento un fremito
che ribolle, che si agita dentro
fino a planare ed a toccare il suolo delle mie labbra,
per sentire una scossa morbida,
delicata, pungente, intrigante,
ed il tuo desiderio percepisco insinuarsi nel mio
La magia della scintilla che alimentata dal respiro
s'innalza alta, per poi diventare cenere fra le dita,
dolce tepore in attesa dei prossimi respiri

mercoledì 10 giugno 2009


Come un quadro d’estasiante bellezza disfatto è il letto e impera nella quieta stanza vacua senza più musica.

Immacolate le lenzuola giacciono inerte increspano quel che forse è stato l’impudico giaciglio.


Nella penombra silenziosa di niveo lino percettibile agli occhi e al tatto tra un’ansa sinuosa e una vaga piega accendono di vivida fantasia l’impalpabile ipotesi.


Lenzuola stropicciate profumano ancora di vissuto andato testimoni involontarie dell’incerta idea narrano senza nulla dire suggeriscono in sordina una notte folle desta e accesa per amore o solo una notte solitaria agitata e senza cuore.


Verranno i giorni della luce e i silenzi non goccioleranno più estenuanti attese lievi carezze delicate soffieranno calore sui cristalli limpidi del disinganno. Verranno, prima o poi, le dolci ore attese e lo sguardo si socchiuderà al piacere del giorno che s’esprime e senza più indugi il respiro finalmente si colmerà d’Amore.


Ci sono angeli

in grado di asciugare

lacrime di aria , invisibili

usando un semplice

strumento

che non sono altro

che le corde

della loro

candida anima.

sabato 6 giugno 2009


A volte, di notte, quando anche l’ultima goccia di luce soffoca nel buio, i cuori si aprono a verità inconfessate e le anime si sfiorano, come se si tenessero per mano. Le voci si sovrappongono e a tratti diventano una. E’ un unico suono a domare il silenzio.

venerdì 5 giugno 2009


E' un tempo che torna scivola sulla pelle arsa dal sole cerca il fresco delle rose d’inverno in un alito di vento
- e ascolta -

nel fremito del cuore
il suono della stagione incatenando le vene ai colori degli attimi tra gli spiragli del sole una volta ancora.


...state molto attenti a non far piangere una donna,
che poi Dio conta le sue lacrime!
La donna è uscita dalla costola dell'uomo,
non dai piedi perchè dovesse essere pestata,
nè dalla testa per essere superiore,
ma dal fianco per essere uguale....
un po' più in basso del braccio per essere protetta
e dal lato del cuore per essere amata...."


Il sonno che ravvia, sbroglia, dipana
l'arruffata matassa degli affanni,
che ricrea ogni dì l'uomo alla vita,
è lavacro d'ogni affannosa cura,
balsamo d'ogni ferita dell'animo,
secondo piatto nella grande mensa della Natura,
nutrimento principe
al banchetto dell'esistenza umana.


Taci, anima stanca di godere
e di soffrire (alluno e allaltro vai
rassegnata).
Nessuna voce tua odo se ascolto:Centra
non di rimpianto per la miserabile
giovinezza, non dira o di speranza,
e neppure di tedio.
Giaci come
il corpo, ammutolita, tutta piena
duna rassegnazione disperata.

Non ci stupiremmo,
non è vero, mia anima, se il cuore
si fermasse, sospeso se ci fosse
il fiato

Invece camminiamo,
camminiamo io e te come sonnambuli.
E gli alberi sono alberi, le case
sono case, le donne
che passano son donne, e tutto è quello
che è, soltanto quel che è.

La vicenda di gioia e di dolore
non ci tocca. Perduto ha la voce
la sirena del mondo, e il mondo è un grande
deserto.
Nel deserto
io guardo con asciutti occhi me stesso.

martedì 2 giugno 2009


Sei in me, nella mia pelle,
nel mio respiro,
nei vortici di pensiero che scuotono l'anima.

Così ti trovo distesa sui cuscini della notte,
impaziente e libera da ogni inibizione
in attesa del mio corpo a scaldar il tuo,
mentre il mondo frenetico gira
intorno ad un centro coincidente
con i nostri baci e le nostre vite.

Ti scopri nel mio animo,
scuoti il mio corpo con cupidigia,
sperando di raccogliere goccie d'amore,
e lasciando sempre maggiori
i riflessi della tua carne su di me.

Poi sali nell'infinita eclissi del piacere,
nella vertigine di un sesso ancora germoglio,
eppure già pago d'ogni piacere
riflesso in un cielo che ci osserva
e con il nostro mondo
inizia a girare.


Sono belli e sani. Il mio corpo ha un bagliore che risplende, e il mio volto non ha età. Il mio corpo ha un bagliore che risplende, e il mio volto non ha età. Il mio sorriso illumina il mio volto e ancor più i miei occhi brillano e collegare a qualunque profondamente e chi ho scelto di vedere. Il mio sorriso ILLUMINA il mio volto e ancor più i miei occhi brillano e collegare uno qualunque profondamente e chi ho Scelto di vedere. Il buio e il dolore sono liberati dagli altri, quando si guardano negli occhi e l'esperienza di pace e di felicità. Il buio e il dolore sono Liberati Dagli altri, quando si guardano negli occhi e l'esperienza di pace e di Felicita.


Ho ballato nudo
per Nonna Luna ultimo nite

Bere nel suo Bere nel suo e attraverso la mia pelle e attraverso la mia pelle

Ho alzato due seni a baciare Ho alzato uno baciare entrambi i Seni
La sua luce la sua luce

E cantava le preghiere di E cantava le preghiere di
gratitudine in unione con la sua gratitudine in argento voce unione con la sua voce d'argento

Allora e di oggi Allora e ora
Riesco a sentire il nostro Circolo diffusione Riesco uno sentire il nostro Circolo diffusione

Gli amanti, i nostri ventri sono cresciuti piena e spudorato
Divas, le nostre cosce sempre umido con dare Divas.........................


Vai alta ... vedere ... in cui si desidera essere. 
Nella valle di lacrime, Nella valle di risate,
Al posto della paura, Nel gioco di successo.

Trova te stesso, e di trovare me.
Ho bisogno del vostro aiuto, Help me!
Guardate me, trovare me.
Guardate me, trovare me.

Trova me tra la folla
Trova me nel treno che passa
Trova me sulla arcobaleno
Trova me sotto la pioggia
Goccia al fondo del mare
Vola come un aquila su di me

Vai alta ... ... vedere dove si può trovare di me
Vedi ... dove volete essere.

IL PROFETA


È quello che credi. Conosco i tuoi nuovi versi. È la rabbia che ti tiene in vita.

L'ira apparenta poeti e profeti, è nutrimento per il popolo,

è bevanda! Potrebbe viverne chi vuole finché arriva

il paese promesso da quel giovane allievo rabbino,

che ha obbedito alla Legge e alle nostre parole.

Vieni con me ad annunciare che si sta avvicinando l'ora,

già sta per nascere il paese. Mi chiedo: qual è lo scopo

del Signore? Guarda, è quello il paese. Mettiamoci in cammino, vieni,

uniamo il popolo, porta tua oglie e comincia a tagliare i bastoni.

Il bastone è un buon compagno per l'errante, guarda,

dammi quello, che sia il mio, perché lo preferisco se è nodoso.

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