venerdì 5 giugno 2009


Taci, anima stanca di godere
e di soffrire (alluno e allaltro vai
rassegnata).
Nessuna voce tua odo se ascolto:Centra
non di rimpianto per la miserabile
giovinezza, non dira o di speranza,
e neppure di tedio.
Giaci come
il corpo, ammutolita, tutta piena
duna rassegnazione disperata.

Non ci stupiremmo,
non è vero, mia anima, se il cuore
si fermasse, sospeso se ci fosse
il fiato

Invece camminiamo,
camminiamo io e te come sonnambuli.
E gli alberi sono alberi, le case
sono case, le donne
che passano son donne, e tutto è quello
che è, soltanto quel che è.

La vicenda di gioia e di dolore
non ci tocca. Perduto ha la voce
la sirena del mondo, e il mondo è un grande
deserto.
Nel deserto
io guardo con asciutti occhi me stesso.

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