mercoledì 10 giugno 2009


Come un quadro d’estasiante bellezza disfatto è il letto e impera nella quieta stanza vacua senza più musica.

Immacolate le lenzuola giacciono inerte increspano quel che forse è stato l’impudico giaciglio.


Nella penombra silenziosa di niveo lino percettibile agli occhi e al tatto tra un’ansa sinuosa e una vaga piega accendono di vivida fantasia l’impalpabile ipotesi.


Lenzuola stropicciate profumano ancora di vissuto andato testimoni involontarie dell’incerta idea narrano senza nulla dire suggeriscono in sordina una notte folle desta e accesa per amore o solo una notte solitaria agitata e senza cuore.

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