ilvintes1958 ""IL RACCONTO DELL'AMORE ATTRAVERSO IL SE""
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venerdì 31 dicembre 2010
domenica 26 dicembre 2010
Unica Rosa
Sei così.
così tutto per me!
L'unica rosa,
di rara bellezza...
Oh beltà,
ti colgo con delicatezza!
Freschi Profumi,
di vino novello...
Amore e incertezza,
cuore rapito,
animo ferito,
dal tempo infinito!
Sei così.
così tutto per me!
L'unica rosa,
di rara bellezza...
Oh beltà,
ti colgo con delicatezza!
Freschi Profumi,
di vino novello...
Amore e incertezza,
cuore rapito,
animo ferito,
dal tempo infinito!
venerdì 24 dicembre 2010
venerdì 17 dicembre 2010
Il peso del mondo è amore - chi può negarlo, ed immaginarlo è
quello che fa umano al sentimento.
Perdi l'aroma e sussurro proprio nella battuta di caccia,
di un modo soave e graduale.
Ella spia fiduciosa e selettiva.
Il polso continuo si agita, alcuni scintillii,
alcuni solamente.
Di banchetti anteriori alimenta il suo corpo, non ma ora
che gode il tuo sesso, moltiplica la cosa da frutta.
Si divora nella grotta magra, la tua virilità che no
si estingue.
Ti culla con le sue gambe,
La gira affinché cada, mescola il suo dolore
col piacere di dargli suolo a quello, ami, tutti i
lamenti.
Quello che a nessun altro uomo prima,
l'amore.
Lasciati trasportare dal mio sentire,
segui con il pensiero la mia fantasia…
prendi le mie mani, le chiudi nelle tue,
girandole di emozioni,
voglie inaccessibili che si schiudono alla tua lussuria…
mi siedo su di te, mi accogli generoso
sul tuo sesso orgoglioso di trovarmi pronta per te…
i miei seni si uniscono al festino… ondeggiano gonfi.
sfidano la tua percezione, smarrita
dal gioco perverso che sopraggiunge…
ora…regna sovrano su entrambi…
segui con il pensiero la mia fantasia…
prendi le mie mani, le chiudi nelle tue,
girandole di emozioni,
voglie inaccessibili che si schiudono alla tua lussuria…
mi siedo su di te, mi accogli generoso
sul tuo sesso orgoglioso di trovarmi pronta per te…
i miei seni si uniscono al festino… ondeggiano gonfi.
sfidano la tua percezione, smarrita
dal gioco perverso che sopraggiunge…
ora…regna sovrano su entrambi…
PIACERE INTENSO
Allora un eremita, che visitava la città una volta l'anno, si fece avanti e disse: Parlaci del Piacere.
E lui rispose dicendo:
Il piacere è un canto di libertà,
Ma non è libertà.
E' la fioritura dei vostri desideri,
Ma non il loro frutto.
E' un abisso che esorta alla scesa,
Ma non è profondo né alto.
E' un uccello in gabbia che si alza in volo,
Ma non è lo spazio conquistato.
Sì, francamente, il piacere è un canto di libertà.
E io vorrei che lo intonaste in tutta pienezza, ma temo che a cantarlo perdereste il cuore.
Alcuni giovani tra voi ricercano il piacere come se fosse tutto, e vengono giudicati e biasimati.
Non vorrei né giudicarli né biasimarli. Vorrei che cercassero.
E troveranno non solo il piacere,
Poiché il piacere ha sette fratelli, e il minore è più bello dello stesso piacere.
Non avete udito di quell'uomo che, scavando la terra in cerca di radici, scoprì un tesoro?
E alcuni anziani tra voi ricordano con rimpianto i piaceri, come errori compiuti nell'ebbrezza.
Ma il rimpianto è l'oscurità della mente, e non il suo castigo.
Essi dovrebbero ricordare i loro piaceri riconoscenti come per il raccolto di un'estate.
Ma se il rimpianto li conforta, si confortino pure.
E tra voi vi sono quelli non così giovani per cercare, né così vecchi per ricordare.
E nella paura di cercare e ricordare, essi fuggono ogni piacer temendo di umiliare e offendere l'anima.
Ma proprio in questo è il loro piacere.
E in tal modo scoprono tesori, sebbene scavino radici con mano tremante.
Ma ditemi, chi può offendere lo spirito?
L'usignolo offende il silenzio della notte, o la lucciola le stelle?
E la vostra fiamma o il vostro fumo mortificano il vento?
Pensate forse di poter turbare lo spirito come con un bastone uno stagno tranquillo?
Spesso, negandovi al piacere, non fate altro che respingere il desiderio nei recessi del vostro essere.
Chissà che non vi attenda domani ciò che oggi avete negato.
Anche il vostro corpo conosce la sua ricchezza e il suo legittimo bisogno, e non permette inganno.
Il corpo è l'arpa della vostra anima,
E sta a voi trarne musica armoniosa o confusi suoni.
E ora domandatevi in cuore: "Come potremo distinguere il buono dal cattivo nel piacere?".
Andate nei vostri campi e giardini, e imparerete che il piacere dell'ape è raccogliere il nettare del fiore,
E che il piacere del fiore è conceder all'ape il suo nettare.
Poiché il fiore per l'ape è una fonte di vita,
E l'ape per il fiore è una messaggera d'amore.
E per l'ape e per il fiore donarsi e ricevere piacere è a un tempo necessita ed estasi.
Popolo di Orfalese, nel piacere siate come le api e come i fiori.