venerdì 15 aprile 2011

Lo stupore nel vederti lì,
accanto a una colonna marmorea,
mentre sollevi un tallone da terra,
pelle delicata color del latte.

Ti metti in posa e ammicchi,
meraviglia delle meraviglie,
donna da scoprire,
donna da amare.

Fai un giro su te stessa,
ti metti un dito in bocca,
sorridendo sorniona,
dolcissima gattina.

Brividi febbrili mi scuotono,
sono brividi d’amore,
percorrono la schiena,
dal basso verso l’alto.

Un sospiro prolungato,
un passo verso te,
mentre tu ti volti,
invitandomi a seguirti.

Poi un lampo,
a squarciare il cielo,
una goccia, due gocce,
piove sui nostri corpi nudi.

Dentro di noi il sole,
una melodia mai scritta,
carne che brucia,
desideri inconfessati..

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