martedì 12 aprile 2011


Mi piaci silenziosa perché sei come assente,
mi senti da lontano e la mia voce non ti tocca.
Par quasi che i tuoi occhi siano volati via
ed è come se un bacio ti chiudesse la bocca.”


L'ombra della sera estende le sue sottili dita scure lungo la stretta stanza da letto dove ______ e _______, giacciono sopra le lenzuola di un letto , abbandonati l'uno nelle braccia dell'altra, stringendo tra le mani un vecchio libro di poesie di Pablo Neruda.
La voce di ________è calda ed appassionata mentre declama gli splendidi versi del poeta cileno
“Tutte le cose son colme della mia anima
e tu da loro emergi, colma d'anima mia.
Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima,
ed assomigli alla parola malinconia”.

Il mare accompagna languidamente le parole della poesia cullandole assieme al morbido sciabordio delle onde che s'infrangono sugli scogli, esplodendo in mille schizzi d'acqua, simili a fuochi d'artificio incolori.
L'estate porta con se i profumi lontani del Mar Tirreno. Profumi di profondità azzurre e di caldi venti di scirocco che soffiano sulla costa.

“Mi piaci silenziosa quando sembri distante.
E sembri lamentarti, tubante farfalla.
E mi senti da lontano e la mia voce non ti arriva:
lascia che il tuo silenzio sia il mio silenzio stesso”.


La bocca di ________ e piccola e rosea. Sa di latte e miele. Sa di fiori e di cannella. La sua pelle è liscia e pallida come i petali di un giglio appena sbocciato.
Le mani ruvide di ___________ scivolano sotto la sua maglietta di cotone viaggiando sul suo ventre piatto senza trovare ostacoli, fino ad incontrare i piccoli seni, alti, sodi e ben torniti, che al contatto con le sue dita si inturgidiscono.
E' bella ________. Profuma di giovinezza e desiderio di vita. _____ si bea di tutta la sua bellezza e se ne nutre cercando di colmare differenza di età  che li separano.
Mette da parte il libro di poesie e comincia a baciarle avidamente il collo e la nuca, dandole piccoli morsi che non fanno male.  _______s'abbandona alla passione come una bambola di pezza. Si dona completamente a lui come se non avesse più ossa, legamenti e muscoli.
Geme di piacere mentre __________ le solletica un orecchio con la lingua, continuando a frugare con la mano sotto la sua maglietta solleticandole i capezzoli.
Si lasciano andare alle loro effusioni amorose fino a quando un ultimo raggio di sole penetra nella stanza, ricordandogli che molto presto scenderà la notte e loro, alle prime luci dell'alba, dovranno dirsi addio.


“Lascia che il tuo silenzio sia anche il mio parlarti,
lucido come fiamma, semplice come anello ,
Tu sei come la notte, taciturna e stellata.
Di stella è il tuo silenzio, cosi lontano e semplice”

La voce di ____________ s'interrompe di nuovo. _________ riposa nell'incavo del suo braccio destro. La sua nuca e calda e morbida contro la sua pelle nuda.
Si è tolta la maglietta e i suoi piccoli seni  svettano liberi e rosei, sul suo torace esile e abbronzato.
_____. La sua pazzia. ________il suo peccato. _______ lunghi  capelli e occhi castani , occhi ammalianti che gli hanno fatto perdere la ragione fin dal primo istante in cui li ha incontrati.
_____, in un giorno di primavera, fremente e spaurita davanti alla commissione di esami dell'università
______vestita in un semplice completo grigio che mette in risalto il suo splendido corpo di donna. ____ che stringe tra le mani la sua tesi di laurea e un po' trema perché teme di aver dimenticato tutto quello che ha ripassato durante la notte precedente.
Lui, _________,  cinquantenne stimato da tutti i suoi colleghi , sposato da più di quindici anni e padre di___ figli, che, quel giorno, l'interroga minuziosamente chiedendole cenni storici sulla vita e sulle opere dell'importante poeta cileno.
Ora mentre la guarda assopita in un sonno leggero non sa spiegarsi nemmeno lui come sia potuto accadere che da un caffè offertogli al bar, lei abbia saputo ammagliarlo al tal punto di fargli perdere completamente la testa e convincerlo a portarla assieme a lui in quella piccola stanza , per condividere assieme quella notte di sesso e poesie.


“Mi piaci silenziosa perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Basta allora un sorriso, una parola basta.
E sono lieto, lieto che questo non sia vero.”

La notte ha preso ormai possesso della stanza. _____ poggia il capo sul ventre tiepido di _____, lasciandosi  cullare dal ritmo regolare del suo respiro.
Le mani sono sempre più avide del suo giovane corpo. Lei socchiude gli occhi e l'osserva alla luce della luna, che pallida come il volto di una geisha, li osserva dalla parte opposta della finestra socchiusa.
_____ gioca con i suoi capelli ingrigiti dal tempo. Glieli accarezza maliziosa come una Lolita un po' troppo cresciuta, fino a scendere con le sue dita sulla sua schiena villosa, solleticandogli maliziosamente le natiche nude.
_______ avverte un fremito prendere possesso di tutti i suoi sensi. Ha voglia di fare l'amore con _____, ora più che mai.
Sente il suo ventre esplodere di un febbricitante desiderio. Alza il capo dal suo addome e la scavalca stringendola dolcemente tra le ginocchia.
______ l'invita a farsi più vicino, lussuriosa come la più malefica delle creature tentatrici.
_______ non può resisterli. Assieme ai suoi baci lei ha posto nella sua bocca un potente elisir amoroso a cui non esiste antidoto che possa renderlo immune e salvarlo da quel dolce peccato che sta per compiere.
Il corpo di _____s'inarca contro il suo. _______ la preme contro di se fino ad incontrare l'apice assoluto del suo desiderio.
E' un estasi di sensi quella che ne segue. Un orchestra di violini e arpe che suona solo per loro.
Sudore. Graffi. Morsi. Carezze. Bianche lenzuola attorcigliate attorno ai loro corpi nudi. Sospiri. Baci. Silenzi. Gemiti.
La luna si nasconde dietro le nubi di un improvviso temporale. Si fa da parte per non disturbare il loro atto amoroso.
La notte spegne l'ultimo sospiro del mare. Per un attimo c'è solo il silenzio a fare da padrone tra ______ e ________, poi il tonfo di un libro che cade dal letto rompe la quiete artificiosa che ha invaso quella stanza divenuta un improvvisata alcova d'amore, sparpagliando pagine e parole sul pavimento umido degli umori della notte.
L'incanto s'infrange. La realtà torna a vestire di nuovo il presente e non c'è poesia, non c'è soavità, su quei corpi nudi e freddi che si sono lasciati andare al peccato di una notte di passione infedele.
Non c'è poesia che li assolva, non c'è poesia che li giudichi, ma solo lacrime amare che bagnano i loro visi stanchi, e mentre il mare canta la sua canzone d'amore alla luna e la pioggia cade silenziosa sui vetri della finestra, loro si assopiscono senza più sfiorarsi.
Ora sono due isole distanti che sono state toccate, per un solo attimo, dalla stessa impetuosa onda.
Due isole che tornano ad essere lontane anche se si trovano a navigare nello stesso arcipelago............................

                                                     

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