domenica 28 novembre 2010

I giovani (e gli scrittori incompetenti) credono che il desiderio sessuale sia uguale nell’uomo e nella donna.

La donna ha un minor interesse sessuale. Solo gli uomini pagano le prostitute per fare l’amore; non succede mai che le donne paghino gli uomini.

Alle donne l’erotismo non piace. I giornali per uomini raffigurano donne nude. I giornali per donne presentano donne vestite alla moda.

Gli uomini e le donne: due universi differenti e separati. Gli uomini sono avventurosi, fantasiosi. Le donne sono frivole e pratiche.

Solo il sesso riunisce uomini e donne, nel periodo dell’amore. Bambini e bambine stanno separati. I giovani si cercano. Le coppie sposate tendono a separarsi: la moglie sta con le amiche e il marito con gli amici. I vecchi stanno anche essi separati.

Solamente nel periodo dell’accoppiamento i sessi si cercano e stanno insieme. Ma i due sessi vogliono due cose diverse: il maschio vuole montare. La femmina vuole protezione, una casa, un figlio.

Il comportamento sessuale dei maschi e delle femmine è identico in tutti, anche negli animali. Ho visto cani che corteggiavano. Il maschio era desideroso e servizievole. La femmina era sprezzante e indifferente. Proprio come succede fra uomini e donne. (Ho visto addirittura un cane omosessuale. Ho osservato un maschio che tentava di montare un altro maschio anche se una femmina era lì vicino).

Il comportamento sessuale è formato da un percorso a tappe rigidamente obbligate.
In amore c’è un percorso rigido, obbligato da seguire. Non è possibile ottenere subito un pompino da una donna. Prima ci sono gli sguardi, poi il corteggiamento, le conversazioni tenere, poi i baci, poi le carezze, poi si palpa il seno, poi il sesso, poi ci sono i rapporti tradizionali e poi le varianti.

Queste sono fasi fisse che all’inizio bisogna svolgere nell’ordine citato. Non è possibile palpare prima il sesso e poi il seno. Non è possibile invertire l’ordine di successione delle fasi. Se il maschio tenta di saltare una fase, la femmina si offende e il rapporto si interrompe.
Esaminiamo brevemente queste tappe.

L’erotismo inizia con l’amore platonico, poetico, sentimentale, fatto di sguardi, sogni, sospiri, silenzi....
L’amore platonico è una malattia, è una piccola morte. È una diminuzione dell’individualità a vantaggio dell’altro.

Scrive Frank Graegorius: «Amore e morte. La stessa cosa, in fondo. Nell’uno e nell’altra si rinunzia alla propria individualità, ci si dona, ci si annulla».
Un essere profondamente innamorato è triste, romantico, ispirato, creativo. (All’inizio tristezza e paura accompagnano ogni forma di sessualità fino all’orgasmo che è estasi, incoscienza, annullamento).

Durante l’innamoramento l’uomo si eleva dal mondo; idealizza il mondo e la donna. L’innamorato è un mistico, un poeta, un sognatore.
L’amore platonico è il grande trucco della Natura che sprofonda l’uomo nella materialità attraverso l’illusione della Poesia, dell’Etereo, del Sogno, della Felicità, dell’Estasi.
Adesso incomincia il secondo stadio fatto di parole, carezze, dolcezze, baci, passeggiate mano nella mano, piccole offerte di doni. Anche questo stadio è molto romantico ma prosegue lentamente e inesorabilmente verso lo stadio successivo.

Arriva un momento in cui i baci e le carezze si fanno sempre più caldi e profondi ma non bastano più. Incomincia l’amore fisico. Il terzo stadio è quello del coito e dei rapporti sessuali normali, uguali e ripetitivi che spesso culminano nel matrimonio. Incomincia lo stadio della materialità, della brutalità della vita, della cruda realtà fatta di bisogni, di obblighi sociali, di doveri. La sessualità è il vertice della materialità.

Scrive Sai Baba:
Il quarto stadio comprende le varianti. La coppia, stanca della routine vuole provare le fantasie: fellazione, cunnilinguo, rapporti anali, sessantanove, spagnola e altre: sadismo, masochismo, voyeurismo, feticismo, ecc. Arrivati a questo punto, arriva la stanchezza e la nausea. Oppure può incominciare l’amore platonico per un’altra donna e il ciclo si ripete.
Durante la storia si alternano periodi di repressione sessuale e periodi di permissivismo. Attualmente l’uomo del duemila ha ancora paura a mostrare il suo corpo nudo.
L’eccessivo permissivismo ha i suoi svantaggi, come pure la repressione. Il permissivismo eccessivo porta alla nausea e all’aumento di malattie veneree.

È conveniente per l’uomo seguire senza freni l’istinto della Natura? Chi segue ciecamente gli istinti della natura rovina la propria vita. Chi dà libero sfogo ai propri impulsi (avidità, ira, odio, sopraffazione, ecc.) finisce per rovinare se stesso. Anche il perseguimento sfrenato dell’istinto sessuale porta a conseguenze disastrose: perdita di denaro, di salute, ecc.
La Natura non è completamente nostra amica. Dobbiamo esercitare sempre l’autocontrollo sugli istinti. Inoltre la Natura, nella scelta fra la sopravvivenza del singolo o della specie, sceglie la specie sacrificando il singolo. Esempio: in alcuni insetti il maschio muore dopo la fecondazione.

All’estremo opposto la repressione genera individui insoddisfatti e affamati in uno dei tre bisogni fondamentali: cibo, sesso, riposo.

La società ha creato i divieti in erotismo, variabilissimi con i tempi e con la latitudine.
Tutti i divieti in erotismo, come conseguenza, innalzano la soglia di eccitabilità nel maschio. Se il seno nudo è normale esso non eccita più. Se i moralisti coprono il seno esso diventa eccitante. Se coprono le braccia, le braccia nude diventano eccitanti.

Se i moralisti allungano la minigonna, le ginocchia diventano eccitanti. Se allungano ancor di più la gonna, le caviglie diventano eccitanti. Se i moralisti impongono vestiti che coprono totalmente il corpo femminile, anche le gambe delle tavole danno scandalo e bisogna coprirle come in Inghilterra nel 1800.

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