domenica 28 novembre 2010





Ci sono movimenti del pensiero che spostano mare e cielo per fare spazio a dimensioni di purezza e passione che vestono il cuore di nuova meraviglia e carezze di felicità. Attraversando l’oblio d’umane carestie d’amore nelle quali sprofonda la sciocca ragione di chi consegna la vita ad un insieme di perfette illusioni, il sentimento buono sorvola l’inganno del quotidiano. La poesia non si prostituisce agli angoli delle strade ma si offre nuda a chi ne coglie il senso dell’eccelso senza pretendere il perchè. Decadente è l’anima di chi sottrae le stelle al cielo; povera è l’esistenza di chi rinnega la dolcezza alla malinconia. Cosa importa se non saprò mai comprendere, se tuttavia quel tanto che mi coglie accende in me assurdi brividi di immenso e lampi di follia e di splendore? Di tanta fatiscente realtà si nutrono i miei occhi che pure scavano fra le macerie della vita dove l’amore mai sconfitto scorre da sempre limpido e gioioso. Le dita tremano, il cuore batte forte e l’orlo malizioso della labbra della primavera si posa sulle mie giocando, vogliosa e impudica, a sospingere calore e vita sulla mia lingua inquieta che assapora il trasporto di quella dolcezza insolente, generosa e docile. L’inverno è alle spalle, la vita bussa alla porta e i campi dell’anima sono già in fiore…

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