giovedì 1 maggio 2008

AVVIENE




quando nell’ombra mi sei vicina
e dall’ombra
solo il tuo volto emerge e il biondo albore
ti nasconde e t’illumina la fronte
come quelle piccole piazze sorprese dalla luna
dopo una lunga salita -
E gli occhi che mi cercano materni
e interrogano sereni
le mie strade trafelate.
Schiudono quella foce grande sul mare
e un sole che indovino
dolceferoce in fondo a te
che mi scende alla radice
e mi risucchia tutto il mio bambino.
La tua voce
che meraviglia i sensi
come sull’albero di notte il vento
fruga le foglie.
La vita

che mi fai bere sulle tue
labbra come dalla brocca che alla fonte
mia madre andando mi versava
fresca.

Avviene…
Il tuo sorriso è un vento di bandiere
e tu mi prendi e volo;
io qui dimentico il mio stanco animale
e mi sorprendo nuovamente

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