mercoledì 23 febbraio 2011

a te dea

ALLA DEA
Ritrovarsi con la bocca piena di terra e di ricordi remoti e inafferrabili/ sentire gli odori umidi della notte
e il sapore e l'odore delle tue labbra tumide e invitanti
come le sirene di Ulisse
e nel cuore irrompono i frangenti di mille e mille onde
quasi a slavare qualcosa
che la mente non riesce o non vuole vedere o capire...
bastava vivere appena, bastava vivere appena!
E d'intorno un deserto di acqua e di fuoco
e di sabbia ardente che consumano i miei oggi
e non mi fanno vedere il domani.
Mi sentivo schiacciato, bastonato, spogliato
rapito di ogni pensiero o voglia corsara
(la memoria a volte è cattiva e difende da sola ciò che gli basta per vivere)
E il corpo avvizzisce, si muove appena,
qualche lampo improvviso attraversa il suo volto,
i ricordi di ieri, che bruciano e pesano e fanno male, che bruciano e pesano e fanno male!
Poi gli dei, bizzarri e ubriachi e vogliosi di umane risposte,
lanciano un dardo che avvolge il mio corpo, gli toglie la terra di bocca,
brucia i ricordi e davanti ai miei occhi
l'azzurro del mare, l'azzurro del cielo,
i tuoi occhi ! I tuoi occhi e l'Amore per me !!

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