Occhi chiusi e scarpe strette. Accordi di cielo vestono rami ancora nudi. Vago tra segni dal sapore che non so definire, un sapore tagliente a scrivere sulla mia bocca confusa, malinconia collosa. Malinconia che si attacca ai denti e blocca la parola, mentre vorrei masticare il risveglio, farlo aderire alla lingua, inghiottirne il colore. Quel morbido colore, ricco di umori e intimità nuove. Ammutolisco nel biancore lunare, sorpresa di questo pomeriggio, senza capo né coda, e allungo il passo verso casa…come randagia, celata in voli tra le ombre.
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