sabato 31 ottobre 2009


Notte oceanica, brivido estasiante di stelle!

S’inabissa il mio spasimo; e il livido

ciel che parea minacciare procelle

Si scioglie in un mare d’oblio.

Ma io o musiche, in voi mi confondo,

se ancora la fievole ascolto mia voce

che affiora dal fondo

silenzio, e ricorre alla tacita foce,

a un tremulo oceano di sogno,

cui dolorando agogno

dal mio deserto atroce […]

Ma taci,mia anima, ascolta

le risonanze meste.

Il tuo spasimante grido improvviso d’angoscia

rotolando echeggia lungo l’immensa volta

della lucente cupola celeste,

e si rifrange e riscroscia

dentro i siderei silenzi

del tuo stesso pensiero.

E nel notturno abbandono

invano tu chiedi piangendo: Chi sono? »

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