giovedì 29 ottobre 2009

NELLA FOLLIA




Quando verrà il momento


Nella follia

Catturerò il firmamento e lambirò le nubi

Prenderò in prestito la bufera

Lasciandomi alle spalle le lacrime zampillanti

Lacrime zampillanti

E me ne andrò.

Non inseguirò l’equilibrio

Non soffocherò le grida

Danzerò sull’acqua

Dirigendomi verso l’altra sponda

Libera

O schiava

Non importa!

Guaderò il fiume.

Quando verrà il momento

farfalla notturna

Deporrò la dolcezza che ormai mi ha annoiata

Deporrò l’abito imbizzarrito invano

E darò fuoco al passato

Per ritornare liscia come la terra vista da lontano

E girare da sola

Intorno alla luna.

Riderò e le mie risate non saranno tristi

Non volerò, camminerò

Accarezzerò la strada

Converserò tutta la notte con il selciato

Farò sgorgare la poesia dalle pietruzze

Il cielo piangerà e non mi preoccuperò

Il vento consumerà il mio cuore ustionato dall’amore.

Il commiato diventerà una cintura

Che cinge la mia rivoluzione

Stringerò tra le braccia la distanza, gli uccelli notturni, i tremanti vasi di fiori

Tutto quel che bevo lo riverserò sui miei difetti

Accoglierò nel mio sangue

una rosa che non ha ancora trovato il terreno in cui sbocciare.

Quando verrà il momento

alba senza rugiada

mi mostrerò con il viso rabbuiato

e seppellirò i miei visi sereni

abitata dalla tenacia sarò

intrisa come il pane del tempo

noncurante delle briciole

diffonderò l’ombra luminosa sul mio essere

che farò gocciolare come il dolce miele

punto dopo punto

bacio dopo bacio

affinché si spenga sulla superficie del fiume

quella donna che ho serbato in me.

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