Calmi nella penombra
sotto questi alti rami,
colmiamo il nostro amore
di profondo silenzio.
Fondiamo anime, cuori,
i nostri sensi in estasi,
qui tra vaghi languori
dei pini e dei corbezzoli.
Socchiudi gli occhi, incrocia
le braccia sopra il seno,
allontana il domani
dal tuo cuore assopito.
Lasciamoci convincere
al soffio carezzevole
che viene ad increspare
l'erba fulva ai tuoi piedi.
E quando dalle querce
grave cadrà la sera,
cantando un usignolo
ci dirà disperati.
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