sabato 3 ottobre 2009


Tra i filosofi antichi, Platone ha il merito di essersi occupato, in modo approfondito, della bellezza e dell’amore. Per lui, bellezza, amore, felicità, sono strettamente collegati. L’amore si serve della bellezza, come di uno strumento, per sorpassare i limiti del finito e raggiungere l’eterno, cioè la felicità. Sono tre, per Platone, le caratteristiche dell’amore… 1. L’amore è un’ammissione d’incompletezza. Accettare di amare un altro è come dichiarare a tutti di non essere autosufficienti. Rappresenta un gesto di umiltà, il riconoscimento pubblico di un limite, di una solitudine costitutiva superabile solo nella dualità. 2. L’amore è il riconoscimento di ciò che già si conosce. La scelta dell’altro non è casuale, anche quando sembra tale. E’ l’incontro con qualcuno che è già presente in noi. Chi s’innamora, in fondo, non sceglie, come non sceglie chi si guarda allo specchio. Si riconosce, si riflette. L’altro rappresenta il nostro Sé profondo, la proiezione di uno schema mentale costruito in base a modelli umani interiorizzati: figure genitoriali, insegnanti, amici, compagni, divi dello spettacolo... 3. Amare é ascendere verso l’alto. L'amore rivela, secondo Platone, la nostalgia dell'assoluto. Attraverso le forme sensibili, la nostra mente s’innalza al regno delle idee universali, a Dio.

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