giovedì 7 febbraio 2008



Cosparsi la ruggine con le dita
sul piano limpido del mare
tornò l’antico male di luna
a ferire la sera, Forse il bacio sarà rabbioso,
mi strapperai polsi e i bottoni, ringhiandomi parolacce,
Poi, addormentato il lupo, padrone dei sensi
e dimenticando il lume ancora acceso,
poserei il pensiero, tra le onde dell’oblio danzante.

Amerei, mille volte ancora il vuoto,
assaporato prima di sognare, valicando
il passaggio dalla veglia al sonno.
Il mitigare di tensioni, dei momenti freddi e
le nostre lame, pensieri diurni e tempestosi
rientrano nelle loro stanze buie.

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