Eros, che stilli per gli occhi
il desiderio e dolce delizia
infondi in ogni anima che assali,
il tuo apparire non mi sia sventura,
la tua venuta non mi sia violenza!
Non di fuoco, non di astri è così forte il colpo,
quanto la freccia di Afrodite,
che lancia con le sue mani
Eros, figlio di Zeus.
Invano a Zeus, sulle rive dell’Alfeo,
invano a Febo, nelle case di Pilo,
offre l’Ellade il sangue dei buoi,
se Eros, tiranno degli uomini
- lui che dell’amata alcova di Afrodite
ha le chiavi – non veneriamo:
lui che fra morte e rovina
si apre la strada,
il desiderio e dolce delizia
infondi in ogni anima che assali,
il tuo apparire non mi sia sventura,
la tua venuta non mi sia violenza!
Non di fuoco, non di astri è così forte il colpo,
quanto la freccia di Afrodite,
che lancia con le sue mani
Eros, figlio di Zeus.
Invano a Zeus, sulle rive dell’Alfeo,
invano a Febo, nelle case di Pilo,
offre l’Ellade il sangue dei buoi,
se Eros, tiranno degli uomini
- lui che dell’amata alcova di Afrodite
ha le chiavi – non veneriamo:
lui che fra morte e rovina
si apre la strada,
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