mercoledì 29 aprile 2009


Quando nello schermo nero della notte s'accendono le stelle anche il tuo volto m'appare. Stasera proiettano i miei ricordi in bianco e nero. Sbiaditi, sfocati, lentamente sembrano prendere consistenza e materializzarsi come allora. Passato diviene presente, non più tempo perduto nell'oblio della mente. Mi perdo nel volto oscuro delle notte, tra nebulose di stelle serotine e lattee che colano sui miei occhi incantati. Sprofondo in abissi di luce! Vago nel cosmo in assenza di gravità. Afferrò sogni impalpabili come fumo evanescente nell'aria. Gioco a rimpiattino con le mie incertezze. Affronto una partita a scacchi con me stesso, illuminato dal faro della luna. Cavalco un bianco unicorno fatato attraversando galassie in anelli concentrici, i miei anni. Evito buchi neri vorticosi, le mie paure. L'anima è un universo in continua espansione.
Ogni attimo è eternità, ogni momento d'estasi è una lacrima di paradiso strappata a questo inferno di vita.

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