lunedì 16 febbraio 2009

La bellezza, per quanto piacevole, nasce dal dolore…
Questi occhi, belli, forse, profondi più del mare,
quante sofferenze hanno visto!
E quante volte hanno pianto, questi occhi, lacrime tristi e amare.
E ora brillano di cupa luce, questi occhi che vogliono amare.
O, quante volte ho messo a dura prova il mio corpo!
Quante volte l’ho indolenzito, bruciato, graffiato, gelato!
Quante volte ho preferito godere del dolore fisico,
cullarmi nella dolce atonia dolorosa del mio corpo,
per non sentir piangere la mia anima.
E la mia anima pur sempre piange.
Piange nello sguardo di questi occhi,
induriti dal dolore e inteneriti dall’amore.
Sguardo tentatore, reso forte dal dolore.
Scruta ora l’infinito nei tuoi occhi, il mio sguardo sognatore.
E la poesia che sgorga dalle mie labbra, amore mio,
è frutto del dolore, è frutto dell’amore.
Poesia, pianto della triste anima mia.
Poesia, poesia bugiarda, canto di pene e di dolore,
nascoste dietro dolci parole bugiarde.
Poesia, canto d’amore e morte.

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