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lunedì 22 settembre 2008
Sogno d'averti notte e giorno fra le bracciaodoro la tua anima che sa di lillàO porte del tuo corposono nove e le ho aperte tutteo porte del tuo corposono nove e per me si son tutte richiuseAlla prima portala Chiara Ragione è mortafu ti ricordi il primo giorno a Nizzail tuo occhio di sinistra scivola come una bisciafino al mio cuoree ancora si riapra la porta del tuo sguardo di sinistraalla seconda portatutta la mia forza è mortafu ti ricordi in una locanda a Cagnesil tuo occhio di destra palpitava come il mio cuorele tue palpebre battono come batte la brezza un fioree ancora si riapra la porta del tuo sguardo di destraalla terza portaascolta batter l'aortae tutte le mie arterie gonfie soltanto del tuo amoree ancora si riapra la porta del tuo orecchio di sinistraalla quarta portaogni primavera mi scortae teso l'orecchio ascolta dal bel boscosalire questa canzone d'amore e di nidicosì triste per i soldati in guerrae ancora si riapra la porta del tuo orecchio di destraalla quinta portaè la mia vita che ti regalofu ti ricordi in treno di ritorno da Grassee nell'ombra vicino vicino pian pianola bocca tua mi dicevaparole di dannazione così perverse e tenerech'io mi domando o mia anima feritacome allora potei senza morire udirleo parole così dolce così forti che quando ci penso mi sembra di toccarlee ancora si apra la porta della tua boccaalla sesta portala putrida tua gravidanza o Guerra abortisca mortaecco tutte le primavere in fioreecco le cattedrali col loro incensoecco le tue ascelle col loro divivno odoree le tue lettere profumate ch'io fiutoper ore e oree ancora si riapra la porta della tua narice di sinistraalla settima portao profumi del passato che un soffio d'aria trasportaeffluvi salini davano sapor di mare al tuo labbroodore marino odor d'amore sotto le nostre finestre moriva il maree l'odore degli aranci t'avvolgeva d'amoretutta rannicchiata fra le mie bracciaquieta e dolce e tenerae ancora si riapra la porta della narice di destraall'ottava portadue angeli paffuti vegliano su rose tremanti che sopportanoil cielo delizioso delle tue reni elasticheed eccomi armato d'una frusta fatta di raggi di lunagli amorini incoronati di giacinto arrivano a schieree ancora si riapra la porta del tuo sedereAlla nona portabisogna che che l'amore stesso ne sortavita della mia vitami unisco a te per l'eternitàe attraverso l'amore perfetto e senza colleragiungeremo nella passione pura o perversacome meglio si vorràa saper tutto a veder tutto a udire tuttoho rinunziato a me stesso nel segreto profondo del tuo amoreo porta ombrosa o porta di vivo corallofra le due colonne di perfezionee ancora si riapra la porta che le tue mani sanno così bene aprire
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